Enti locali, Cgil: “in scadenza Piani di fabbisogno per il precariato”
“Entro il 25 settembre le amministrazioni pubbliche devono provvedere all'approvazione dei piani di fabbisogno del personale relativi al triennio 2018-2020 per non incorrere nelle sanzioni previste dall'articolo 22 comma 1 del decreto legislativo 75 del 2017. Questa scadenza è importante soprattutto per la stabilizzazione dei precari degli enti locali”.
Lo annuncia Funzione pubblica Cgil Reggio. “Stante la straordinaria e contingente esigenza di eliminare il precariato, - prosegue la nota - è indispensabile che le amministrazioni prevedano l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i dipendenti contrattualizzati, per come stabilito dall'articolo 20 del citato decreto legislativo, in coerenza con il Piano Triennale dei fabbisogni e con l’indicazione della attuale copertura finanziaria, con riferimento a personale che alla data entrata in vigore del decreto possegga i seguenti requisiti: sia in servizio con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione; sia stato già selezionato dalla medesima amministrazione con procedure concorsuali; abbia maturato alle dipendenze dell'amministrazione che procede all'assunzione almeno tre anni di servizio, anche non continuativi negli ultimi 8 anni. Invece, per coloro che non sono stati selezionati attraverso procedure concorsuali, l'amministrazione può prevedere un concorso interamente riservato”.
“Al fine di evitare responsabilità erariali ed eventuali sanzioni, occorre soltanto che i Comuni nella redazione del Piano Triennale del fabbisogno dichiarino di impegnarsi a procedere all’assunzione a tempo indeterminato dei precari attualmente impiegati non appena lo stanziamento del relativo finanziamento (attualmente già destinato da Stato e Regione al precariato) diventerà definitivo” – spiega la nota della Cgil.
“Da ultimo, è importante sottolineare che tale procedura può essere avviata anche dai Comuni in pre-dissesto e da quelli per i quali sia già stato dichiarato il dissesto finanziario” – closa.