Vacanze finite: in Calabria si torna a scuola tra novità e “precarietà” degli edifici

Calabria Cronaca

Vacanze finite, sebbene l’estate - almeno per il clima - stenti ancora a lasciare la nostra regione ed inviti a proseguire l’ozio da bagnasciuga.

Da domani, però, lunedì 17 settembre, suoneranno impietose le campanelle in tutti gli istituti della Calabria, di ogni ordine e grado, e studenti e docenti dovranno tornare tra i banchi per l’inizio di un nuovo anno che, da calendario è previsto che terminerà il prossimo 8 di giugno.

Quasi 276 mila gli scolari calabresi che prenderanno posto nelle aule della regione. I più numerosi sono quelli del cosentino, oltre 96 mila; poi quelli del reggino, quasi 80 mila; a seguire gli alunni del catanzarese (49 mila); del crotonese (27 mila) e, infine, del vibonese (23 mila).

IL CALENDARIO DELLE VACANZE

Un primo stop alle lezioni sarà quello di venerdì 2 di novembre, per la commemorazione dei Defunti, con tanto di ponte previsto per il giorno successivo, sabato 3.

Le festività natalizie faranno chiudere i cancelli dal 24 dicembre al 5 gennaio successivo mentre per Pasqua le date di stop sono già annunciate dal 18 al 24 Aprile.

A queste si aggiungono poi i giorni di sospensione stabiliti a livello nazionale, ovvero: il 1° novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Festa dell’Immacolata; il 25 dicembre, Natale; il 26 dicembre, Santo Stefano; il 1° gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua; il 25 Aprile, Anniversario della Liberazione; il 1° maggio, Festa del Lavoro; il 2 giugno, Festa della Repubblica; e dulcis in fundo le Feste del Santo Patrono.

GLI ISTITUTI TRA RISCHI E PREVENZIONE

Con la riapertura dell’anno scolastico tornano puntuali anche gli allarmi lanciati tanto dai cittadini quanto dalle associazioni e dalla politica sulle precarietà degli istituti della regione.

In particolare, al centro delle attenzioni il rischio sismico e la necessità che siano effettuate, soprattutto per tempo, verifiche strutturali e di collaudo degli istituti, infrastrutture ritenute tra le più vulnerabili in tal senso e su cui, da più parti, si chiedono lavori di messa a norma.

Un impegno che attiene in particolare a sindaci e presidenti di Provincia, su cui ricadono le relative responsabilità.

Secondo il Codacons, - che ha chiesto all’Ufficio scolastico regionale di rendere pubblici i certificati obbligatori di rispondenza alla normativa antisismica - ad esempio almeno nove scuole su dieci della Calabria non possiederebbero i requisiti minimi ai sensi della legge.

Un elemento su cui si è chiesto un chiarimento anche alla Giunta regionale affinché intervenisse e facesse chiarezza. Dalle verifiche effettuate sempre dal Codacons, risulterebbero difatti censiti oltre 2.400 edifici scolastici, di cui solo per 1909 plessi si avrebbero a disposizione i dati tecnici; 832 sarebbero quelli in possesso del certificato di collaudo statico ed appena 382 avrebbero invece ottenuto il certificato di agibilità.

Un dato che se confermato avrebbe dell’allarmante: in pratica ed in sintesi, l’85% delle scuole calabresi potrebbe non essere agibile.

COME CAMBIA L’AMMISSIONE ALLA MATURITÀ

Tornano tra i banchi, è un anno quello che sta per iniziare che si prospetta anche ricco di qualche novità: ad iniziare dal prossimo esame di maturità che sarà completamente rinnovato.

Cambiano ad esempio i requisiti di ammissione vincolati innanzitutto al voto finale, che deve essere un 6 in tutte le discipline; e poi alla frequenza obbligatoria di almeno tre quarti dell'orario annuale; alla partecipazione al test Invalsi e al completamento delle ore di alternanza scuola lavoro.

Il test Invalsi prevede prove di italiano, matematica e inglese computer based, proprio come per la terza media, e la partecipazione sarà obbligatoria ai fini dell'ammissione.

Novità anche per i crediti scolastici: si passerà infatti da un massimo di 25 punti a un massimo di 40, a cui aggiungere i voti della maturità, ovvero 20 punti per la prima prova, per la seconda e per l’orale.

La valutazione finale rimarrà in centesimi ma si modificano i requisiti per accedere ai 5 punti bonus. Ovvero, sarà necessario essere ammessi all’esame con almeno 30 crediti e totalizzarne almeno 50 alle prove.

Infine, il vincolo di completamento delle ore di alternanza scuola-lavoro, fissate in 200 per i licei e 400 per gli istituti tecnici e professionali.

NULLA DI NUOVO PER LA TERZA MEDIA

Dovrebbe invece rimanere invariato l’esame di terza media, con i test Invalsi che non faranno media con il voto finale ma che saranno obbligatori ai fini dell’ammissione.

Test che - come nell’anno appena finito - verranno somministrati al computer e prevedranno la prova di italiano, matematica e inglese e non è escluso che possa aggiungersi anche quella di geografia.

OBBLIGO VACCINALE: BASTA UN’AUTOCERTIFICAZIONE

Ultima nota, quella dell’ormai vituperato obbligo vaccinale, su cui aleggia ancora qualche incertezza ma che stando alle ultime circolare impone la presentazione di un’autocertificazione

Per quanto riguarda l’obbligo vaccinale si naviga ancora in un clima di incertezza e, stando alla circolare del 5 luglio, i genitori dei minorenni che a settembre cominceranno l’anno scolastico, dovranno semplicemente presentare un’autocertificazione firmata dalla famiglia.