Città unica: si riunisce l’Osservatorio permanente. Tanti i punti all’Odg

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Nelle ultime ore, si è riunita la commissione “Ambiente-Territorio-Trasporti” e “Giustizia” dell’Osservatorio permanente sulla gestione e gli effetti della fusione, per discutere ed approvare alcuni punti. A presiedere la commissione c’erano Vincenzo Figoli, e il vice presidente Gisella Santelli.

Nel frattempo, l’Osservatorio saluta con grande favore la decisione dell’Inps di lasciare immutata la sede di Corigliano Rossano tenendo conto del dato relativo al bacino d’utenza ma, soprattutto, dell’importanza che riveste oggi la terza città della Calabria. “Ciò conferma – ha sottolineato il presidente Figoli – la bontà e l’efficacia della sancita fusione delle due ex città di Corigliano e di Rossano”.

In agenda anche la questione della statale 106 e dell’ex tribunale di Rossano, il sistema della depurazione e idrico, il progetto della strada di insiti e del relativo cavalcavia ritenuto un’opera abbandonata a sé stessa.

“Sul tratto Roseto – Sibari della 106, la posizione dell’Osservatorio è di totale sostegno all’associazioneBasta Vittime 106” di prosecuzione e immediato avvio dei lavori mediante la cantierizzazione. Chiederà un incontro pubblico alla deputazione parlamentare della Sibaritide al fine di affrontare la tematica e avere l’esatta cognizione delle volontà in capo al governo. Eventuali tesi differenti dall’attuale progetto in via di definizione rischiano di produrre lungaggini inutili, unitamente al pericolo della dispersione dei fondi destinati all’opera. Al vaglio dell’Osservatorio una giornata di mobilitazione le cui modalità saranno discusse in un prossimo incontro.

Sul fronte “giustizia”, l’azione dell’Osservatorio è in linea con le ragioni portate avanti dal Gruppo d’Azione per la Verità sull’ex tribunale di Rossano, sulle cui cause di chiusura è sconcertante il silenzio da parte degli organi dello Stato. L’Osservatorio sarà al fianco del Gav in ogni iniziativa che intraprenderà a partire dai prossimi giorni.

Sull’impianto di depurazione consortile e sulla carenza della risorsa idrica l’Osservatorio chiederà la costituzione di una task force, al cui interno dovrà esservi un componente dell’Osservatorio, al fine di assumere tutte le informazioni inerenti l’attuazione del progetto dell’impianto consortile e i disagi invece derivanti dalla mancata erogazione dell’acqua. Due punti per i quali è oggi il tempo di rendere partecipe la società civile tenuta all’oscuro.

Mentre per quanto attiene la strada di collegamento di Insiti, la commissione preposta ha avviato una attività di indagine allo scopo di risalire alle cause del mancato completamento dell’opera.