Salone del gusto: da Torino parte il rilancio del Pollino
Emerge una nuova immagine del Parco del Pollino dal Salone del Gusto di Torino edizione 2018. Una rinascita basata sulle persone e il gusto della tradizione. Una impostazione che già funziona e sulla quale si deve programmare il futuro. Si chiude con un successo l’ennesima partecipazione dell’Ente Parco al più grande evento internazionale dedicato al cibo. Cinque giorni per conoscere luoghi e sapori in cui, allo stand del Parco, sono stati protagonisti il territorio e i sapori con cooking show, degustazioni e conferenze.
Nel Cooking show dal titolo “I grani farina antichi ed i prodotti identitari del Parco del Pollino”, lo chef Francesco Nicoletti ha realizzato un primo con la Farina di Grano Tenero Carosella del Mulino Arleo condito con il Fagiolo poverello bianco di Mormanno della Pollino Food Experience e polvere di Peperone di Senise, ad accompagnare questo viaggio nei sapori del territorio Lucano e Calabrese del Parco del Pollino, è stato il conduttore della Rai Federico Quaranta, che ha intervistato oltre allo chef, anche Teresa Maradei (Pollino Food Experience) che ha parlato del progetto della cooperativa che mira a rimettere in coltura i terreni abbandonati e a coltivare gli ecotipo locali di alcune produzioni agricole che seppur marginali portano con sé le caratteristiche intrinseche di questa parte dell'entroterra calabrese.
Il progetto a cui si sta lavorando è quello del fagiolo Poverello bianco, ecotipo locale di fagiolo rampicante che vegeta sul versante calabrese del parco nazionale del Parco del Pollino nei comuni di Mormanno Laino borgo e Laino castello. Paolo Pappaterra, Vicesindaco di Mormanno, ha illustrato il grande lavoro che il Comune sta facendo con la De.Co (denominazione comunale), ed il lavoro di valorizzazione del brand “Mormanno”. Domenica 23 Settembre, nel cooking show del pomeriggio che s’è svolto nello stand della Regione Calabria, i visitatori hanno assaggiato il Bocconotto di Mormanno. Eleonora Cozzella, critica gastronomica de L’Espresso e Repubblica, ha intervistato Simona De Carlo, Project Manager della partecipazione del Parco del Pollino al Salone del Gusto, e Giacomo Giovinazzo, Direttore del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari alla Regione Calabria, realizzando un racconto nella pasticceria calabrese legata ad i luoghi capaci di attrarre un turismo sostenibile di qualità.
Ma la presenza del Parco al Salone del Gusto è stato anche tanto altro. Tra gli assaggi non sono mancati, poi, le Conserve vegetali di Civita, il Pane di Cerchiara, Vini, Formaggi e Salumi del Pollino. Altri prodotti presenti: lenticchia di Mormanno, ceci, farina di farro e, tra i confezionati, le passate di pomodoro, i sughi pronti e il battuto di peperoncino.
Inoltre, nello stand del pollino si sono realizzati delle piccole dimostrazioni di Pasta Fatta a mano che hanno suscitato la curiosità di molti partecipanti del Salone. Soddisfatto anche il Presidente del Parco, l’on. Domenico Pappaterra: «Abbiamo iniziato oltre dieci anni fa questo importante lavoro avvalendoci, fin da subito, della competente agenzia regionale ALSIA.
Oggi abbiamo i frutti di quell’investimento. Attraverso eventi di show cooking, esposizione, degustazione e vendita dei principali prodotti che rappresentano l’intero paniere delle produzioni di qualità e tipiche del Parco del Pollino – ha spiegato – proprio i produttori, costituiti in associazione temporanea di scopo, sono stati presenti al prestigioso evento di Torino con lo scopo di far conoscere e valorizzare le eccellenze del territorio in cui operano». Per l’Ente Parco, del resto, la valorizzazione dell’agroalimentare tradizionale ben si sposa con la sua missione di far crescere e sviluppare un turismo sostenibile ed esperienziale il cui obiettivo è ampiamente sancito negli importanti riconoscimenti della “Carta Europea del Turismo Sostenibile” e dell’UNESCO Global Geopark.
Terra Madre Salone del Gusto è il più grande evento internazionale dedicato al cibo giunto alla dodicesima edizione. Quest’anno è stata connotata come l’edizione delle persone. Cinque giorni utili per promuovere il Parco in tutte le sue forme attraverso la valorizzazione delle comunità rurali e delle aree interne.