A Terra Madre tutti pazzi per Pollino People Experience
La mattina il pane di Cerchiara con l’olio Evo delle aziende calabro – lucane e le marmellate prodotte dalla frutta coltivata all’interno dell’area protetta. All’ora dell’aperitivo il Peperone di Senise Igp degustato croccante, poi salumi e formaggi delle tante aziende che operano entro il perimetro del Parco. Ed ancora le freselle condite con ogni prodotto d’eccellenza, insieme alla Melanzana Rossa ed il Fagiolo Bianco di Rotonda, la lenticchia di Mormanno, per finire a sera con una degustazione del Moscato di Saracena, presidio slow food.
Lo stand di Pollino People Experience al Parco del Valentino lo riconosci dalla varietà del paniere di prodotti che raccontano l’agroalimentare di qualità dell’area protetta più grande d’Italia. Un patrimonio naturalistico di enorme pregio – insignito della Carta Europea del Turismo sostenibile ed entrata a pieno titolo nella rete Global Park dell’Unesco – che si mostra alle centinaia di migliaia di visitatori in visita al Salone del Gusto – Terra Madre di Torino con tutta la forza del gusto delle sue produzioni d’eccellenza.
E’ qui che il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, è arrivato in questi giorni per sostenere le tante aziende che hanno deciso di aderire al paniere dei prodotti che sono diventati i testimonial del Parco e delle sue meraviglie.
«Vincente – ha dichiarato Pappaterra - la scelta di Slow Food di collocare all'esterno la manifestazione. Il nostro stand sta funzionando ed i nostri prodotti sono largamente apprezzati a dimostrazione della grande qualità della rete di produttori che hanno scelto di vivere e lavorare nel Parco. Paniere che si rafforzerà come offerta in termini di qualità con il marchio di qualità ambientale che stiamo lanciando proprio in questi giorni».
Pappaterra che domani, domenica 25 settembre, parteciperà in Piazza Castello – presso lo stand di Slow Food Calabria, Profondo Food – al dibattito che ha come tema il benessere rurale, lo sviluppo turistico nel futuro della Calabria, ha sottolineato come il «tema» del futuro prossimo è quello dell’utilizzo dei fondi europei inseriti nel nuovo piano di sviluppo rurale che apre al tema del biologico «nuova frontiera che incrocia – ha dichiarato – l’agricoltura con la qualità ambientale. Questo terreno alimenterà un ricambio generazionale di cui c'è bisogno. La dimensione che si va costruendo è quella del cibo buono che parla il linguaggio della qualità, e giusto perché dobbiamo costruire strategie utili per evitare lo spreco alimentare. Accanto a questo bisogna lavorare perché si riduca il consumo di suolo in termini di speculazione edilizia e si faccia in modo che la terra sia ricondotta a chi vuole fare intrapresa nel settore agricolo. Il Parco, il nostro territorio, l'esperienza di Pollino People Experience ha funzionato e ne è prova che anche qui a Torino che ci sono giovani imprenditori che si sono venuti a misurare con una grande capacità di innovazione». Il Pollino vuole giocare un ruolo di protagonismo nel campo dello sviluppo rurale.
Ne è prova l’accordo già chiuso con la Basilicata per fondi pari ad oltre 5 milioni di euro che «abbiamo ritagliato per il nostro territorio per progetti che riguardano la rete Natura 2000, coniugando l’agricoltura al tema della sostenibilità ambientale. Vogliamo fare la stessa cosa in Calabria, chiedendo alla regione di attivare un tavolo di confronto con il sistema dei parchi calabresi ed innescare una prospettiva di progetto possibile». Temi che il Presidente Pappaterra porterà domani al workshop di confronto a Torino con Cinzia Scaffidi, vice presidente di Slow Food Italia, Francesco Esposito, Assogal Calabria, Mario Grillo di Fattorie Aperte, Carmelo Salvino, Dirigente generale del dipartimento agricoltura della Regione Calabria, Alessandro Zanfino, referente dell’autorità di gestione del Psr Calabria, e Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria.