Terra madre-salone del gusto, prosegue il viaggio nel “Profondo food”
Profondo Food apre la sua terza giornata con una pasta dal sapore antico, la stroncatura, farine miste per un gusto leggermente acido, condita con aglio, mollica di pane e acciughe. L’acciuga è pesce azzurro considerato povero, molto presente nei mari calabresi, che ha delle proprietà organolettiche pregiate perché ricco di proteine: selenio, ferro e fosforo. Pregiato anche per gli effetti benefici sul colesterolo grazie ai suoi grassi acidi insaturi. La regione Calabria, grazie al nuovo fondo europeo della pesca FEAMP, sta predisponendo appositi piani per lo sviluppo locale delle aree di pesca e per la valorizzazione della pesca costiera artigianale. Dalla stroncatura al Torrone di Bagnara. Gli chef pasticceri hanno mostrato la preparazione di questo pregiato torrone famoso per essere il prediletto della Casa Reale. L’arte di questo torrone, il primo ad essere IGP, è stata infatti tramandata di generazione in generazione e nel 1895, la prima fabbrica di torrone di Bagnara fondata da Francesco Antonio Cardone diventò fornitrice ufficiale dei reali.
Nicola Fiorita, presidente di Slow Food Calabria, insieme al Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Piercarlo Grimaldi hanno discusso delle minoranze linguistiche della Calabria, a partire dal suo libro “Popoli senza frontiere”. Il tutto accompagnato da una degustazione di lestopitta coordinata da Michelangelo D’Ambrosio di Slow food Reggio Calabria – Area grecanica. A fare gli onori di casa ieri il Presidente della Regione Mario Oliverio che è intervenuto nel work shop a cura dell’Autorità di Gestione PSR Calabria 2014-2020 “Ripartire dalla terra”, la strategia per lo sviluppo rurale della Calabria. A fianco del Presidente Oliverio Gaetano Pascale, presidente Slow Food Italia, Alessandro Zanfino Autorità di Gestione PSR. A coordinare Giovanni Soda, dirigente NVVIP Regione Calabria.
”Abbiamo investito in direzione del biologico 240 Milioni di Euro. Ma vogliamo investire anche nella qualità dell'enogastronomia e della relativa formazione. –Ha dichiarato Il presidente della Regione Calabria Oliverio che ha poi citato il volume di uno scienziato calabrese, originario di Molochio, Walter Longo, che lavora tra Milano e Los Angeles - "La ricerca del dottor Longo fonda nella qualità del cibo e, in particolare degli alimenti della produzione agroalimentare mediterranea, una strategia di contrasto alle cellule tumorali e di allungamento della vita. È per questo che dobbiamo sempre di più spostare le attenzioni delle istituzioni verso il sostegno alla qualità dei cibi - ha sottolineato Oliverio - attraverso strategie di sviluppo rurale, tra le quali la salvaguardia della biodiversità, la scelta di tecniche di coltivazione sostenibili e rispettose l'ambiente, la tracciabilità”.
A chiudere la serata i passiti con una degustazione di vini dolci e la “Calabria in cucina, territorio identità e cultura” a discuterne due firme importanti del mondo giornalistico: Antonio D’Orrico, Corriere della sera e Luciano Pignataro del Mattino di Napoli. I due giornalisti sono partiti dal libro dell’autrice Valentina Oliveri, presente anche lei alla manifestazione, “Calabria in cucina. The flavour of Calabria”. Chef della serata Antonio Biafora che ha cucinato la podolica calabrese, razza bovina dalle origini antichissime.