Salone del gusto: il Pollino a Torino per raccontare il buono della montagna del Sud
Quattro appuntamenti giornalieri, uno chef, e diversi produttori con la rete delle eccellenze agroalimentari. Il Parco Nazionale del Pollino punta sulla rete di Pollino People Experience per raccontare al mondo tutto il buono, pulito e giusto dell’area protetta calabro – lucana. Al Salone del gusto e Terra Madre 2014 organizzato a Torino, presso il Lingotto fiere, da Slow Food dal 23 al 27 ottobre ci saranno anche le realtà produttive dell'l’area protetta più grande d’Italia.
Un racconto da vivere e gustare quello che il Parco nazionale del Pollino ha deciso di offrire al pubblico del salone internazionale del gusto che ogni anno vede decine di migliaia di visitatori, giornalisti, blogger, curiosi, studenti e operatori di settore vivere insieme l’esaltante spazio espositivo di oltre 80.000 mq dove confluiscono, per l’edizione 2014, oltre 1000 espositori provenienti da più di 100 Paesi, 200 presidi Slow Food Italiani, 400 comunità del cibo anche di molte esperienze estere.
Nell’anno della decima edizione del Salone del Gusto, dedicata alla tutela della biodiversità e all’agricoltura familiare, il Parco del Pollino mette in campo le sue eccellenze produttive per raccontare al mondo tutto il buono della montagna del Sud, offrendo la conoscenza diretta della rete di produttori calabro – lucani testimonial della esperienza Pollino People Experience, promossa dalla Fondazione Symbola e da Telecom Italia in partenariato con l’Ente presieduto da Domenico Pappaterra.
All’interno dello stand collocato nel padiglione 3 - 3G 108 del Lingotto fiere si potranno degustare i prodotti identitari dell’area protetta, conoscere le storie dei produttori, incontrare coloro che amano, vivono e lavorano nell’area calabro – lucana del Parco del Pollino e vivere i momenti di approfondimento, degustazione, show cooking che gli organizzatori delle attività di promozione hanno messo in campo per la cinque giorni del Salone del Gusto.
La volontà del Presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, del direttore, Annibale Formica, e della struttura di promozione dell’Ente è quella di dare spazio alla eccellenza delle produzioni, alle storie di chi produce e vive il parco in maniera diretta, di ammaliare i visitatori con la bontà e la bellezza della rete agroalimentare e naturale che rende il Pollino unico tra i Parchi italiani.
Vini autoctoni, formaggi dei pascoli montani, lenticchia di Mormanno, miele e fagiolo poverello, melanzana rossa di Rotonda, uniti alla fragranza del pane di Cerchiara, alle freselle prodotte con i grani antichi di Calabria e Basilicata, l’olio extravergine, il Moscato di Saracena presidio Slow Food, i salumi frutto delle carni che pascolano negli spazi incontaminati delle montagne, ma anche il miele e le marmellate sono solo alcune delle produzioni che si potranno degustare per scoprire l’Arca del Gusto della montagna del Sud.