Medicina. Giornate angiologiche siculo-calabre sullo Stretto

Reggio Calabria Attualità

Si è tenuto nei giorni scorsi c/o il complesso ricettivo “Altafiumara Resort” di Santa Trada di Cannitello, in provincia di Reggio Calabria, un interessante convegno scientifico dal titolo “Giornate Angiologiche Siculo – Calabre” che ha visto riunite le più importanti professionalità operanti nel panorama angiologico nazionale per confrontarsi sulle novità scientifiche del settore. Ai Saluti di apertura del prof. Natale Barbera, esponente di spicco dell’angiologia calabrese ed attuale presidente nazionale SIFCS, si sono uniti quelli del presidente dell’ordine dei medici di Reggio Calabria, Pasquale Veneziano, e delle numerose personalità presenti in sala. Il convegno e’ stato organizzato dal dott. Lione Francesco, responsabile del servizio di Diagnostica Vascolare presso l’Ospedale di Mormanno nonché presidente della sezione regionale calabrese della S.I.F.C.S. (Società Italiana Di Flebologia Clinica E Sperimentale ), che tanto sta facendo nell’ambito delle patologie del sistema arterioso, venoso e linfatico. Lione ha infatti intrapreso un percorso nell’ambito diagnostico – riabilitativo in loco, non lesinando energie largite nel miglioramento delle conoscenze e delle tecniche interventistiche, arrivando, in questa particolare occasione, a valicare i confini provinciali e ad approdare in riva allo stretto per sancire un significativo sodalizio con i medici siciliani. Con Lione ha sinergicamente collaborato nella predisposizione dell’evento la dott.ssa Ornella Manferoce Vice Presidente S.I.A.P.A.V ( Società Italiana Di Angiologia E Patologia Vascolare).

La segreteria scientifica - composta dai direttivi regionali siculo/calabri della S.I.A.P.A.V e della S.I.F. C. S .: presidenti Agostino Talerico ( Crotone) e Michelangelo Di Salvo ( Catania ) per la SIAPAV; Vittorio Virgilio ( Catania ) e Francesco Lione ( Mormanno - CS) per la SIFCS - ha articolato il convegno in due giornate, all’interno delle quali hanno trovato spazio quattro simposi allestiti su diversi aspetti della medesima ampia problematica. Nella fattispecie: “cerebravasculopatie” l’importanza del ruolo dell’ambiente e della diagnostica strumentale mediante valutazione con esame Eco-Color-Doppler dei Tronchi Sovra Aortici, nella valutazione della placche a rischio; le arteriopatie periferiche, dove e’ emerso il ruolo della terapia riabilitativa vascolare la quale rappresenta una ulteriore arma nella stabilizzazione delle patologie del distretto arterioso e venoso/linfatico; la malattia venosa, dall’insufficienza venosa cronica alla temibili T.V.S (trombosi venose superficiali) e la più temibile delle complicanze, che se non prontamente riconosciuta e curata, può portare a morte per Embolia Polmonare, la T.V.P. (la trombosi venosa profonda); le microangiopatie con approccio multidicsiplinare. In quest’ultimo simposio al quale ha dato il suo contributo un altro medico del Pollino, il dottor G. Varcasia, responsabile del servizio di Reumatologia dell’Ospedale di Mormanno, si è discusso delle patologie del microcircolo e delle attuali possibilità terapeutiche. Particolare interesse hanno suscitato le letture magistrali: sull’Aterosclerosi preclinica e Sindrome metabolica tenuta da Salvatore Novo, professore di Medicina Interna presso l’Università’ di Palermo, tra i maggiori esperti del settore a livello internazionale; sulle “Differenti sfaccettature della Claudicatio Intermittente” tenuta dal padre dell’angiologia italiana ed attuale presidente Nazionale S.I.A.P.A.V., prof. Giuseppe Maria Andreozzi; sulla “Malattia venosa cronica: impostazione clinica”, tenuta dal prof. Claudio Allegra Presidente Nazionale CIF ( Collegio Italiano Di Flebologia). Nel convegno è stato sviluppato esaustivamente il concetto di multidisciplinarietà nel trattamento di patologie sempre più frequenti nell’ambito delle affezioni arteriose e venose e per le quali è necessario un confronto serrato tra le composite figure professionali del settore. «Si può sicuramente affermare – ha commentato il dott. Francesco Lione a margine dei lavori – che l’obiettivo che gli organizzatori si erano prefissi è stato raggiunto con soddisfazione e profitto dei numerosi partecipanti. Il tutto, naturalmente, nella prospettiva tangibile di garantire il miglior trattamento farmacologico, riabilitativo e/o chirurgico ai pazienti affetti dalle patologie oggetto del convegno».