Cinema. Il progetto “Lucantonio, un Umile Santo” trova la strada del Vaticano
Il Lungometraggio sulla vita di Sant’Umile da Bisignano entusiasma la Film Commission Calabria e gli alti vertici della Santa Sede
Il 12 luglio, in località “cittadella”, a Bisignano, nell’entusiasmo e nella trepidazione generale, si batteva il primo attesissimo CIAK per “LUNCANTONIO, UN UMILE SANTO”, il lungometraggio prodotto dalla FILMAKERTITALIA, diretto e scritto da Luca Fortino, con la consulenza di Padre Giuseppe Murdaca, Don Emilio Salatino e Don Luigi Falcone grandi conoscitori della figura del Santo, al secolo Lucantonio Pirozzo, fratello laico dell’Ordine dei Frati Minori Francescani di Calabria; nato a Bisignano - provincia di Cosenza - il 26 agosto 1582, beatificato da Leone XIII il 29 gennaio 1882 e canonizzato il 19 maggio 2002 da Papa Giovanni Paolo II. Le riprese effettuate durante la lavorazione sui set esterni ed interni individuati fra i comuni di Bisignano e Stignano sono andate a costituire un primo nucleo artistico fissando per immagini il percorso di vita del Santo dall’infanzia alla morte: i primi, blindatissimi, minuti del Trailer del film sono stati completati in post-produzione e hanno, in questi ultimi mesi, avuto importantissime circuitazioni, commenti positivi e manifestazioni di sostegno nell’esclusivo e difficile mondo delle realizzazioni cine-televisive nazionali e delle loro distribuzioni ripagando così tutte le professionalità coinvolte nel progetto. Lucantonio, Un Umile Santo, continua, quindi a far parlare di sé per la bellezza dell’adattamento, per la qualità dell’immagine e la professionalità di realizzazione che tengono alto il nome della Filmakeritalia, una casa di produzione calabrese che non ha paura di puntare in alto “Grazie all’impegno congiunto dei responsabili Filmakeritalia e di Don Luigi Falcone, Lucantonio, un Umile Santo ha risvegliato l’attenzione degli alti vertici della Santa Sede” dichiara il regista Luca Fortino “il progetto e il girato sono al vaglio dei funzionari del Vaticano e noi rimaniamo in costruttiva attesa del Patrocinio della Chiesa di Roma per il nostro film. Solo prodotti di una estrema qualità che illustrano sullo schermo con passione ed esattezza la testimonianza di un percorso di fede possono ambire a legare il proprio nome a quello della Santa Sede e noi siamo onorati ed orgogliosi di essere stati presi in considerazione”. Ma questa non è l’unica promettente novità che riguarda la produzione di Sant’Umile, il regista Fortino infatti si sbottona e parla della sempre più realistica possibilità per il film di essere oggetto di finanziamento da parte della Film Commission Calabria che da sempre esamina con attenzione le richieste accettando solo i progetti dei quali è indubbio il luccicante futuro. Entrambe le notizie significherebbero un balzo in avanti per la lavorazione del film le cui ingentissime spese di realizzazione gravano da sempre sulle spalle della coraggiosa casa di produzione cosentina che prosegue per la sua strada da sola “quello di cui non riescono a rendersi conto gli alimentatori di sterili polemiche sul futuro del film è l’enorme somma di denaro necessaria per la realizzazione di un lungometraggio che ha legato a se nomi come Franco Nero, Tony Sperandeo e il protagonista Armando Pizzuti, girato interamente in costume, che necessita di continui sopralluoghi, successive ricostruzioni sceniche ed adattamenti dei set che in pochissimi casi vengono lasciati al naturale senza essere rimaneggiati, per non parlare dei costumi necessari a vestire le centinaia di attori il cui coinvolgimento è stato previsto”. Continua Fortino “I contributi ricevuti dal Comune di Bisignano che approfitto ancora una volta per ringraziare profondamente insieme a Besidiae Manici e la BCC Mediocrati, purtroppo, benché cifre importanti, si perdono nei numeri per noi necessari, per questo motivo la cosa che più mi disorienta è l’ansia tendenziosa di vedere pronto quello che si sta configurando come un lavoro sempre più grande ed importante che ha bisogno del giusto tempo per compiersi, espressa da persone che ho conosciuto a Bisignano nelle fasi di preparazione, che usano i giornali per manifestare il proprio malessere pur conoscendo bene il mio recapito mobile utilizzato fin troppo spesso per propormi comparse ed attori”. Una posizione forte quella del regista che rivendica la propria autonomia artistica nel pieno rispetto dei partner coinvolti assolutamente giustificata dai risultati già raggiunti. La Filmakeritalia continua così coraggiosamente a tenere in piedi e tirare le fila della produzione di quelli che si preannunciano saranno 100 minuti di girato commovente ed emozionante, un lavoro d’arte e devozione ambientato tra la fine del ‘500 e tutta la prima metà del 600 di cui mai se ne sono visti girati in interamente in Calabria da calabresi orgogliosi della propria storia e delle proprie radici.