Intimidazione a consigliere di Roccabernarda, incendiata lavanderia della moglie
“Già due mesi fa avevo lanciato l’allarme per il susseguirsi di minacce e intimidazioni nei confronti dell’ex sindaco e consigliere comunale di Roccabernarda Francesco Coco, membro del coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, che da sempre lotta a difesa della legalità e della sicurezza dei cittadini. Coco non ha mai avuto timore di denunciare la situazione criminale che si vive a Roccabernarda, tanto da manifestare davanti alla prefettura di Crotone per alzare l’attenzione sugli attentati intimidatori avvenuti nel paese”. È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia on. Wanda Ferro, che prosegue:
“Non serve ricordare che Coco è stato maresciallo dei Carabinieri, ed anche nella sua esperienza politica e amministrativa ha continuato a incarnare i valori di legalità e giustizia che ha difeso indossando la divisa. Purtroppo, alle parole minacciose che gli erano state rivolte sui social network hanno fatto ora seguito atti intimidatori concreti: la scorsa notte, infatti, ignoti hanno incendiato la lavanderia della moglie. Auspico quindi che la magistratura e le forze dell’ordine facciano luce al più presto su questo nuovo gravissimo atto intimidatorio, e soprattutto che vengano assunte tutte le misure utili a garantire la sicurezza di Francesco Coco e della sua famiglia, ai quali rivolgo la mia più affettuosa vicinanza e solidarietà”.
“Rivolgiamo la nostra piena solidarietà all’ex sindaco e consigliere comunale di Roccabernarda Francesco Coco, fatto oggetto di un gravissimo attentato intimidatorio: ignoti hanno infatti dato alle fiamme, la notte scorsa, la lavanderia di cui è titolare sua moglie”. È quanto affermano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Fausto Orsomarso e Alessandro Nicolò.
“Una volta svestita la divisa dell’Arma - proseguono i due consiglieri regionali - Francesco Coco, che è dirigente provinciale di Fratelli d’Italia, ha proseguito con l’attività politica e amministrativa il suo impegno per la legalità, denunciando anche con manifestazioni di piazza la gravità della pressione criminale che interessa il centro del Crotonese. Alle minacce su Facebook ha ora fatto seguito un gravissimo attentato, per questo chiediamo che gli inquirenti facciano luce su quanto avvenuto, ma soprattutto che venga tenuta alta l’attenzione sulla sicurezza di Coco e dei suoi familiari, oltre che sull’agibilità politica a Roccabernarda”.