Roccabernarda, in fiamme auto del consigliere Coco

Crotone Cronaca
Francesco Coco

Ignoti hanno dato alle fiamme l’auto del consigliere comunale di Roccabernarda Francesco Coco. La vettura, parcheggiata nei pressi della guardia medica del comune del crotonese, è stata completamente distrutta.

È successo ieri sera intorno alle 23, quando le fiamme hanno attirato l’attenzione di un gruppo di ragazzi che hanno lanciato l’allarme. Coco è intervenuto spegnendo le fiamme con un estintore.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco impegnati a domare il rogo, e i carabinieri che hanno avviato le indagini, e non si esclude la matrice dolosa.

Solidarietà è stata espressa dal segretario della Lega Salvini Premier di Crotone, Giancarlo Cerrelli, una volta appresa la notizia del grave atto di intimidazione.

Nei mesi scorsi Coco aveva subito altri atti simili. In ottobre, alla moglie era stata incendiata la porta della lavanderia (LEGGI) che possiede nella cittadina e lui stesso, all'indomani di un pubblico comizio, ricevette minacce di morte sui social network (LEGGI).

Nei giorni scorsi era intervenuto pubblicamente per denunciare la barbara uccisione di cinque cavalli a colpi di fucile caricato a pallettoni, avvenuta in un’azienda agricola del posto (LEGGI).

Atti vandalici e intimidazioni, infatti, non hanno preso di mira solo Coco, ma da tempo stanno interessando l'intera cittadina presilana.

Proprio per questo il prefetto di Crotone, Fernando Guida, come sua prima uscita pubblica ha scelto Roccabernarda dove si è recato sabato scorso partecipando ad una messa ed incontrando il sindaco, Nicola Bilotta, e i cittadini.

Non si è lasciato abbattere Coco, che ha deciso di parlare in merito a quanto accaduto. “Lotto da 20 anni contro il malaffare e questi sono i risultati” ha affermato spiegando che “le autorità sanno tutto, ci sono decine di mie denunce e sono certo che lo Stato farà il suo dovere”.

Il consigliere ha ribadito poi di fare il proprio “dovere di servitore dello Stato. Un bravo cittadino deve affidarsi allo Stato e spero che questa volta si capisca la mia situazione personale, quella della mia famiglia e di quello che stiamo facendo. Penso che tramite me, dopo gli attentati alla lavanderia di mia moglie, vogliano colpire lo Stato. È il momento di agire - conclude - senza fare più chiacchiere”.

(ultimo aggiornamento 13:44)