Maltempo, Borrelli chiederà al Governo la concessione dello stato di calamità
Si è tenuto questo pomeriggio a Catanzaro la riunione con il Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Mario liverio, il responsabile della Protezione Civile della Calabria Carlo Tanzi, i prefetti delle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, i questori ed i rappresentanti delle Forze dell'Ordine delle tre province, i presidenti delle Province, i sindaci dei territori colpiti dai violenti nubifragi di questi giorni.
Nel corso dell'incontro, ciascuno per le proprie rispettive competenze ha presentato a Borrelli lo stato della situazione sui rispettivi territori colpiti dall'ondata di maltempo evidenziando, tra l'altro la necessità che il Governo si faccia carico di investire di più sulla prevenzione. In particolare, è stato anche puntualizzato come sia necessario intervenire sulle strade provinciali.
Il presidente della Regione si è fatto carico delle istanze annunciando che sarà chiesto lo stato di calamità per i territori interessato. Il Capo della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli ha preso atto di quanto esposto annunciando che chiederà al Governo la concessione dello stato di calamità per i territori di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
“PIÙ CONSAPEVOLEZZA DEI RISCHI”
“Avere una maggiore consapevolezza dei rischi e mettere in campo le misure elementari di sicurezza”: questo il monito che Borelli ha comunque espresso nel corso dell’incontro di oggi.
Ha sottolineato infatti come vi fosse un'allerta meteo “importante” e che quindi tutto fosse previsto sebbene ci siano stati “effetti” che ha definito “molto intensi e significativi, perché – ha spiegato il capo della Protezione Civile - ci sono in atto cambiamenti climatici”.
Secondo Borelli quello che non era previsto “è stata la reazione del territorio e della gente” sebbene, ha ribadito, “anche da parte dei cittadini debba esserci una maggiore attenzione e una maggiore consapevolezza delle misure di auto-protezione".
Sulla morte della giovane mamma nel lametino, infine, il numero uno della Prociv si è augurato “di non registrare mai vittime in questi eventi” ma, ha aggiunto “purtroppo succede” ed è dunque importante “mettere in campo le misure elementari di sicurezza”.
Borelli ha poi difeso il sistema di allerta meteo: “le polemiche … sono tutte infondate", ha sbottato definendola “coerente”. Su questa base, infatti, alcuni sindaci hanno chiuso le scuole “e – ha proseguito - bene hanno fatto … se ritenevano che quelle scuole erano in aree in cui c'erano rischi e pericoli”.
“Chi gestisce il territorio è il sindaco: noi - ha aggiunto Borelli - stiamo lavorando per fare una piattaforma nazionale di allerta meteo, per supportare i sindaci con una gestione centralizzata, ma bisogna partire dalla pianificazione di protezione civile, che dev'essere aggiornata, su base cartografica, e dobbiamo automatizzare dei piani di protezione civile che ogni sono sulla carta o su un cd-rom”.
“Ogni evento che si verifica – ha concluso il capo della Protezione Civile - deve imporre al Comune di rivedere il piano comunale di protezione civile perché, sulla base di quanto registrato in occasione dell'evento, le aree esposte a rischio vanno adeguate".