Rogliano, Oliverio chiude la Festa dell’Unità. E su Riace: a rischio rapporti Italia-Europa
Gongola il governatore della Calabria dopo quello che definisce il “grande successo” e gli apprezzamenti incassati da grandi personalità politiche come l'ex presidente del Parlamento Europeo, e attuale deputato del Bundestag tedesco, Martin Schulz, e dal ministro tedesco dello sviluppo e della cooperazione economica Gerd Müller, oltre che da 600 rappresentanti del gotha turistico tedesco che nei giorni scorsi hanno dato vita al 68° Meeting annuale della Deutscher Reiseverband, che per la prima volta si è svolto in Italia e in Calabria.
A motivare ulteriormente Oliverio anche la richiesta per acclamazione giunta dall’Assemblea regionale dei segretari di Circolo del Pd (LEGGI) che hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno con cui hanno invitato il Presidente della Regione “a dare continuità al suo impegno per il governo regionale, affinché la Calabria possa in tempi rapidi capitalizzare i risultati finora ottenuti e conseguire livelli più elevati di crescita, di aumento della occupazione, di restrizioni delle aree di povertà, di miglioramento dei livelli di diffusione e di qualità dei servizi primari, a partire dalla sanità e dalla istruzione”
Durante la Festa regionale dell’Unità di Rogliano c’era anche Oliverio che nel suo intervento ha rimarcato la fase difficile che vivono attualmente l’Italia e l’Europa.
Una fase, ha sottolineato, “caratterizzata da movimenti populisti e demagogici che rischiano di spingere queste due realtà, a partire dal fenomeno dell’emigrazione, su un crinale pericoloso che tende a disgregare i rapporti umani e politici e a creare un clima di paura, di conflitti e contrapposizioni”.
Il presidente si è poi soffermato sulla vicenda di Riace che a suo dire confermerebbe questa preoccupazione. “Chiudere lo Sprar a Riace – ha ribadito Oliverio - significa non solo negare i diritti umani, ma spingere verso una linea che punta ad inasprire il rapporto tra l’Italia con il resto dell’Europa e con il sud del Mediterraneo”.
A questo clima “avvelenato, di campagna elettorale permanente” per il presidente “bisogna reagire con determinazione. Governare un Paese – ha spiegato - non significa fare propaganda e campagna elettorale da mattina a sera, ma risolvere i problemi, assumere responsabilità e compiere scelte nell’interesse del Paese che si governa. Su questo non possiamo balbettare o essere indecisi. Dobbiamo avere il coraggio di parlare con chiarezza ai nostri concittadini, ammettendo anche gli errori, i limiti che noi abbiamo avuto nel contribuire a determinare questo stato di cose".
Poi la promessa di “difendere” Riace ma anche di un intervento a sostegno di tutti quei comuni che praticano lo Sprar e che in Calabria sono la maggioranza.
Una seconda considerazione ha riguardato poi la legge di Bilancio dello Stato. “Noi – ha setto il governatore - vogliamo capire, in questo primo importante atto, quali scelte si compiranno a favore del Sud, come viene rilanciato il porto di Gioia Tauro, se e quali provvedimenti “no tax” verranno assunti, così come ha annunciato Salvini, a favore dei pensionati che vorranno venire in Calabria a trascorrere l’inverno. Aspetto che questi provvedimenti siano contenuti nella legge finanziaria".
"Se così sarà – ha sbottato - sarò il primo a dare atto all’attuale governo di aver assunto decisioni positive per la nostra regione e per il Mezzogiorno. Così come mi aspetto che Di Maio onori e tenga fede all’impegno assunto nei confronti dei giovani disoccupati del Sud. Su questo vogliamo misurarci e non sulle chiacchiere o sugli slogan, perché siamo fortemente convinti che dall’ubriacatura populista si può uscire solo con un discorso di verità e con una sfida che noi dobbiamo essere capaci di mettere in campo che è quella di mantenere gli impegni assunti con i cittadini”.
A tal proposito il presidente della Regione ha elencato una serie di provvedimenti ritenuti importanti e realizzati nel corso di questi anni al governo regionale, a partire dalla programmazione delle risorse e da una “riconquistata credibilità” nei confronti dell’Europa e del governo nazionale.
“Siamo partiti con i piedi nel fango - ha detto Oliverio - ma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato sodo, a testa bassa e spesso in silenzio, senza risparmio di energie. Abbiamo investito risorse importanti sulle infrastrutture viarie, aeroportuali, portuali, ferroviarie ma anche per la banda ultra larga e le competenze digitali, il diritto allo studio, la S.S. 106, le trasversali, gli svincoli, l'ammodernamento e l’elettrificazione della ferrovia jonica, la Zes, Gioia Tauro, ecc. Abbiamo messo mano ad opere rimaste incompiute per decenni (la Diga del Menta, su tutte), abbiamo tolto i rifiuti dalle strade, abbiamo approvato una legge urbanistica il cui obiettivo e “consumo di suolo-zero”, abbiamo approvato la legge regionale sui trasporti che mancava da 20 anni, abbiamo aperto i cantieri della metropolitana leggera di Catanzaro e Cosenza, abbiamo messo in sicurezza circa 800 scuole, stiamo effettuando interventi importanti contro il dissesto idrogeologico, abbiamo stanziato 136 milioni di euro per la valorizzazione dei borghi calabresi, abbiamo chiuso i mulini dello spreco e delle clientele. Al record delle presenze turistiche registrato l’anno scorso si aggiunge un’ulteriore espansione anche quest’anno. E ciò innesca nuovi interessi, produce nuovi investimenti”.
“Magic Life - ha proseguito - ha deciso di investire a Pizzo Calabro e l’11 maggio prossimo inaugurerà un villaggio di 1700 posti-letto, parte dei quali a cinque stelle e il resto a quattro stelle, che produrranno nuova occupazione e aumento dei flussi. Stamattina un altro importante investitore, Thomas Cook, ci ha detto che stanno realizzando a Sibari una struttura turistica con 320 stanze, 720 posti letto che sarà inaugurata il 26 aprile prossimo. La più grande compagnia di crocieristica ci ha dato disponibilità a costruire un programma di investimenti in questo settore su Corigliano, Crotone e Reggio Calabria”.
Per Oliverio i frutti comincerebbero a venire e la strada imboccata sarebbe quella giusta. “I lavori sono sotto gli occhi di tutti. Il trend è cambiato. C’è ancora tant’altro da fare e noi non risparmieremo forze ed energie per dare alla Calabria e ai calabresi il futuro che meritano. Lo faremo - ha concluso Oliverio - nonostante dobbiamo fare i conti ogni giorno con un “genio-guastatori” che, invece di affrontare i problemi avanzando idee, suggerimenti e proposte, guarda al proprio ombelico”.