Il Volontariato è accoglienza: il parere di Cataldo Nigro (Anteas)
Riceviamo e pubblichiamo.
"Accogliere non significa solo ospitare persone in difficoltà che bussano alla nostra porta chiedendo aiuto. Accogliere rappresenta la capacità di condividere momenti negativi per quanti costretti ad abbandonare il proprio paese si spostano alla ricerca di pace e benessere con la speranza di poter sollevare figli,moglie,genitori, parenti e conoscenti da guerre,torture,povertà,fame,sconforto. ma significa anche tentare di salvarsi rischiando verso percorsi sconosciuti e spesso arrivare via mare o via terra in territori ospitali.
Il nostro paese si è sempre distinto nel mondo come paese umanitario,portatore di pace capace di costruire ponti fra i popoli invece che muri. Bastano queste premesse umanitarie per spiegarci perchè arrivano tante persone in questo nostro paese alla ricerca di essere aiutate,capite,orientate. In questo primo impatto con la nuova realtà che debbono affrontare i sopravissuti al viaggio reclamano accoglienza e richiedono aiuto indiscriminato. Tante storie,molti casi disperati,una moltitudine di esigenze e tanta umanità disorientata che ad alta voce invocano rispetto e comprensione da chi li accoglie senza mai essersi conosciuti prima e attraverso gesti e parole a volte incomprensibili ma di alto significato universale reclamano ad alta voce: AIUTO.
Aiuto, Aiuto. In questo delirante scenario a volte ricco di speranze a volte pieno di paure ed incertezze emerge l’umanità di persone speciali che si chiamano:Volontari. Il volontario in quegli istanti diventa referente essenziale per ognuno di loro e speranza assoluta in quanto offre una mano di soccorso all’altro:sconosciuto in difficoltà, debole, povero, emarginato, escluso e spesso discriminato. E’ questo il primo passo, ricco di umanità e pieno di valori sociali, verso queste persone e situazioni che si sviluppa e si ramifica l’accoglienza:simbolo di solidarietà umana ed esempio positivo di altruismo cristiano,capace di poter coniugare sicurezza e solidarietà. Proprio perchè il volontario non fa distinzione alcuna di sesso,razza,lingua,religione credo politico,come ben recita la nostra Carta Costituzionale.
Ogni persona vale in quanto persona e se si trova in difficoltà il Volontario attiva risorse,capacità,competenze,sinergie e conoscenze in grado di trovare risposte adeguate a quella situazione di disagio. Accogliere,dunque,per un Volontario è un gesto naturale,che sta nella normalità dell’aver scelto di essere un Volontario. Infatti da sempre il Volontariato sta al fianco dei poveri, dei più deboli,degli ultimi e di chi fa più fatica ad esigere i diritti delle persone che non sono riconosciute come tali. Occorre pertanto Riflettere, Studiare, Analizzare, discutere meglio è di più perchè mettersi nei panni degli altri è sempre il primo passo per costruire un mondo più giusto,più solidale,più inclusivo e meno disuguale, inoltre va tenuto presente ed evidenziato con rigore che in altri casi l’accoglienza misurata ha ridato vita e risorse economiche in luoghi depressi e in via di spopolamento del nostro paese, sostenendo interi settori come l’agricoltura, l’edilizia oltre ad aiutare le famiglie in quei lavori domestici di assistenza e cura a infermi,malati ed anziani.
Infine,sostenere il Volontariato quale soggetto esperto di umanità e riconoscere il lavoro di chi ci mette la faccia per aiutare - con il dono e la gratuità - l’altro in difficoltà è opera nobile ed esaltante in quanto pone in azione il cuore, la passione e l’impegno. Quello impegno che ogni persona deve avvertire come proprio e dovere di tutti per rendere il nostro vivere sociale e la generalizzata convivenza umana più libera, più solidale, più democratica".
Cataldo Nigro, Presidente Regionale Anteas Calabria