L’Istituto comprensivo di Squillace reduce dal meeting sloveno sui giocattoli

Catanzaro Attualità

L’Istituto Comprensivo di Squillace, il 13 ottobre scorso, ha partecipato al meeting internazionale di Lukovica in Slovenia insieme alla scuola partner slovena per l’adesione al progetto Erasmus+ KA229 “Traditional toys and games as cornerstones of bridges of school cooperation in European Union”, finanziato con il sostegno della Commissione Europea.

Il progetto si propone di recuperare, con il coinvolgimento di genitori e nonni, i giochi e i giocattoli tradizionali quale parte del patrimonio culturale dei popoli, componente essenziale dell’identità e occasione per favorire il dialogo intergenerazionale e promuovere il confronto tra culture diverse. Oltre agli alunni, verranno coinvolti nell’attività di ricerca dei giochi, di reperimento e costruzione dei giocattoli, i genitori e i nonni, che saranno i testimoni privilegiati.

Il progetto, che vede lavorare insieme l’Istituto Comprensivo di Squillace, diretto da Grazia Parentela e l’Istituto Janka Kersnika Brdo di Lukovica in Slovenia diretto da Anja Podlesnik Fetih, avrà durata biennale. Esso prevede due mobilità di breve termine per i docenti e due per 28 studenti, 14 di ogni scuola. I primi a partire saranno gli studenti italiani, che si recheranno a Lukovica nell’ultima settimana di maggio.

La Parentela si è dichiarata entusiasta del “progetto Erasmus+ in atto, che offre un'interessante opportunità di confronto con i colleghi sloveni su esperienze e pratiche didattiche. Attraverso questa collaborazione lunga e motivante, ci impegneremo per il consolidamento di un sistema integrato nel quale le scuole coinvolte potranno vivere in presa diretta il rapporto tra i saperi delle diverse culture locali. Un percorso di crescita entusiasmante e innovativo per alunni, docenti e dirigenti delle scuole coinvolte.”

L’agenda di lavoro del team italiano, formato da Patrizia Fulciniti, Caterina Lombardo, Maria Antonia Procopio e Rosa Vitaliano, è stata fitta di impegni e ha visto le docenti attivamente coinvolte nelle sessioni di lavoro mirate a decidere, insieme al team sloveno formato dalla Dirigente e dai docenti Alex Wirth, Jana Kovič e Vesna Markelj, i criteri di selezione dei partecipanti, le modalità organizzative dell’open day dedicato al gioco, il tipo di certificazione da rilasciare ai partecipanti, i principali obiettivi correlati alle competenze europee. Il gruppo ha anche definito le linee guida per l’organizzazione dello scambio studentesco che avverrà a maggio 2019.

Nel pomeriggio del primo giorno il team ha incontrato il Sindaco di Lukovica, Matej Kotnik, che si è dichiarato entusiasta di questo partenariato come occasione di arricchimento reciproco. Gli studenti hanno riservato al team italiano un’accoglienza calorosa: si sono esibiti in una performance musicale e canora; hanno giocato i giochi di una volta nei corridoi, nelle aule, nei diversi spazi della scuola dimostrando un’ottima capacità di autogestione. Il team italiano è stato attivamente coinvolto nella didattica quotidiana e ha avuto modo di apprezzare le metodologie d’insegnamento, l’organizzazione della scuola partner e l’alto livello di professionalità dei colleghi sloveni, oltre che di partecipare a workshop per la costruzione di bambole e di giocare con i ragazzi.

La dottoressa Podlesnik Fetih ha dichiarato “siamo molto contenti per il lavoro preparatorio svolto insieme alla scuola partner italiana e per l'approvazione del nostro progetto che ci permetterà di continuare a lavorare insieme. Il rapporto tra le nostre scuole e i nostri docenti si è mostrato proficuo fin dal primo momento e noi tutti ci auguriamo che il progetto abbia molto successo e che vengano raggiunti tutti gli obiettivi che abbiamo programmato. Sono sicura che questo progetto costituirà un arricchimento per tutti coloro che ne saranno coinvolti, docenti, studenti e famiglie e che esso creerà il presupposto per ulteriori approfondimenti e collaborazioni.”

Le attività progettuali, che si svilupperanno nei prossimi mesi e coinvolgeranno la maggior parte delle classi, vedranno il raggiungimento di un primo obiettivo il 24 novembre con l’organizzazione di un open day simultaneo in cui le due scuole si apriranno ai nonni e ai genitori per una giornata di festa dedicata al gioco, il cui obiettivo sarà dimostrare quanto racchiuso nel titolo del progetto stesso, cioè che i giochi e i giocattoli tradizionali possono rappresentare delle pietre angolari per la cooperazione scolastica nell’Unione Europea e un progetto di questo tipo può offrire idee e metodi per vivere positivamente la scuola.

Un altro obiettivo sarà dimostrare che se è importante “imparare facendo” è ancora più importante “imparare giocando”. La parola d’ordine del progetto sarà infatti “learning by playing” perché, se il tiro alla fune è un gioco lo è anche sforzarsi di separare i due emisferi di Magdeburgo, ma con esso si impara quanto sia potente la forza che la pressione dell’aria esercita su qualunque superficie.