Pinto (Reggiolab): “in città esplodono i tombini provocando danni ai cittadini”
Giuseppe Pinto di ReggioLab - Agenzia del cittadino si fa portavoce delle denunce per gli incidenti automobilistici provocati dalla “esplosione” dei tombini”.
“Infatti, puntualmente, - spiega la nota - nei tratti in cui la rete fognaria presenta le maggiori criticità, le strade cittadine vengono invase da acqua e detriti, con i tombini messi a dura prova dalla pioggia battente che fin troppo spesso si trasformano in vere e proprie trappole che determinano disagi alla circolazione mettendo a repentaglio la pubblica incolumità”.
“Un esempio di quanto denunciato è la strada di Vito inferiore dove, in questi giorni di precipitazioni abbondanti, i tombini si sono più volte sollevati o sono addirittura saltati con la pressione dell’acqua, determinando evidenti rischi per la tenuta dei veicoli e la sicurezza degli stessi automobilisti. E proprio per questa grave circostanza, con le ultime piogge, ben due auto sulla Via Vito Inferiore hanno subito danni ingenti provocati proprio dalla presenza di un tombino saltato dalla propria sede e finito in mezzo alla strada”.
“E qualche settimana prima nella stessa sorte era incorso anche lo scrivente sprofondato con l’autovettura nella stessa botola priva di copertura a causa della fuoriuscita di una rilevante quantità di acque sporche che ha inondato il manto stradale impedendo la visibilità e riversandosi fino a San Brunello”.
“Senza contare, il problema igienico sanitario derivante dalla fuoriuscita di liquami che si miscelano con le acque meteoriche che da Via Vito Inferiore raggiungono il quartiere San Brunello, identificabili anche dal caratteristico ed insopportabile odore di fogna percepibile per lungo tempo e a notevole distanza, fino a lambire le abitazioni. A questo punto è indispensabile un serio e risolutorio intervento dell’Amministrazione comunale – conclude - per evitare ulteriori pericoli e disagi agli abitanti di un quartiere nevralgico per la città considerata anche la presenza dell’Università, ma che per troppo tempo è stato trascurato”.