Salute, un italiano su tre gioca d’azzardo. Nel paese un milione e mezzo di “problematici”
Sono un milione e mezzo i giocatori problematici nel nostro paese. È emerso dall’indagine epidemiologica sul gioco d'azzardo realizzata dall'Istituto superiore di sanità (Iss) nell'ambito dell'accordo scientifico con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, presentata oggi a Roma. Così secondo lo studio almeno un italiano su tre ha giocato d'azzardo almeno una volta nell'ultimo anno.
Diciotto milioni di italiani adulti, insomma di cui più di 13 milioni giocano in modo 'sociale', due milioni presentano un profilo a basso rischio e un milione e 400mila persone presentano un rischio moderato. E il dato più allarmante: un milione e mezzo sono giocatori problematici sono cioè coloro che faticano a gestire il tempo da dedicare al gioco, a controllare la spesa, alterando inoltre i comportamenti sociali e familiari.
Nello studio si parla anche della quota di minorenni che gioca d’azzardo, si tratterebbe di quasi 700 mila giovani. Di questi quasi 70 mila sono già giocatori problematici, come confermato da Roberta Pacifici, direttore del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Iss.
Secondo lo studio i giovanissimi sono 17enni nel 35 per cento dei casi, con un divario di genere molto marcato e prevalente nei maschi: 4 su 10. I giovani giocatori problematici invece sono il 3 per cento dei giovani, giocatori (circa 70 mila studenti), praticano soprattutto scommesse sportive (79,6 per cento) e lotterie istantanee (70,1 per cento).
Rispetto all'area geografica, giocano prevalentemente gli studenti del Sud del paese (36,3 per cento; per una stima di 215.356 studenti) e a seguire delle Isole (29,9 per cento) del Centro (27,3 per cento), del Nord Ovest (25,8 per cento; per una stima di 149.919 studenti) e del Nord Est (20,2 per cento).
Gli studenti italiani giocano soprattutto dai tabaccai (46,7 per cento) e nelle sale scommesse (41,1 per cento); a seguire i bar (28,8 per cento).
Gli studenti scelgono il luogo dove giocare preferibilmente perché vicino casa (49,9 per cento), non viene richiesto il documento di identità (20,9 per cento), o per il pay out più elevato (11,1 per cento).
Come per gli adulti, si riscontra un'associazione tra comportamento di gioco e stili di vita non salutari (fumo, alcol e altre sostanze). Infatti, tra i giocatori problematici ci sono più fumatori abituali (28,3 per cento vs 14,3 per cento giocatori sociali), consumano più sostanze alcoliche e altre sostanze.
La Pacifici ha tuttavia assicurato che sono state messe in campo diverse “misure per rendere più sicuri e di qualità i prodotti di gioco al fine di limitare i fenomeni di problematicità legati al Gioco d'azzardo.
Già da un anno, intanto, è attivo presso il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Istituto Superiore di Sanità, il Numero Verde 800 558822 per aiutare e orientare le persone con problemi legati al gioco d'azzardo e i loro familiari. "
Per la redazione del dossier sono stati coinvolti complessivamente un campione rappresentativo della popolazione residente in Italia di 12.007 adulti, mentre lo studio nella popolazione scolastica italiana minorenne ha coinvolto complessivamente 15.602 studenti in età dai 14 ai 17 anni, provenienti da 201 scuole e per i quali la normativa vigente vieta in assoluto la pratica del gioco d'azzardo.