Cimitero sovraffollato a Cirò Marina. Pd: urge soluzione, ecco le sue proposte
Cinque salme ancora non tumulate perché non c’era posto. La denuncia arriva da Giuseppe Dell'Aquila, Segretario del PD di Cirò Marina che spiega come, appresa la notizia, una delegazione del partito si è recata nel cimitero cittadino per verificare la situazione constatando che il Comune aveva già risolto “parzialmente” il problema, lasciando “intumulata” solo una salma.
“Nella considerazione che la mortalità cittadina si aggira intorno ai 20-30 decessi mensili e che la forte propensione ad erigere tombe di famiglia ha fatto sì che negli ultimi anni si sia edificata la totalità delle aree creando un urbanizzato chiuso in se stesso” afferma Dell’Aquila “è chiaro che il problema va risolto con provvedimenti di somma urgenza e provvedimenti definitivi che partano urgentemente con gli espropri ex DPR 327/01 che, come noto, conferiscono al Comune un potere ablatorio”.
Il Pd cittadino ha voluto però non solo segnalare il problema quanto proporre delle possibili soluzioni. Tra questi un provvedimento tampone di somma urgenza. “Entrando dal cancello n. 4 la parte a destra a ridosso del muro di cinta, non costruita – propone il Pd - può essere edificata e donare alla fruibilità della città ben 24 loculi; la parte di verde prospiciente i loculi di Michele Certomà e di Francesco Ferro, peraltro già utilizzata a loculi comunali, può rendere disponibili altri 24 loculi”.
Secondo i Dem per la costruzione dei 48 loculi si potrebbe attivare una procedura di somma urgenza, nel rispetto della legge e della legalità che la Commissione Straordinaria, da quando insediata, sta perseguendo.
Un’altra soluzione sarebbe un provvedimento intermedio, ovvero: dopo una ricognizione attenta delle concessioni, specie nella parte di cimitero “vecchio”, “sulle quali, alcuni cittadini da più di dieci anni non hanno fatto valere il diritto di superficie, se risultasse vero per come si dice, potrebbe far disporre al Comune di ulteriori spazi con la restituzione da parte dei cittadini delle superfici interessate ovvero rendere il campo funerario più gentilizio con la costruzione della cappella”.
Una soluzione ritenuta invece definitiva e a medio termine sarebbe quella dell’esproprio per pubblica utilità, successiva ad occupazione d’urgenza, della superficie agraria lato nord oltre che della superficie agraria lato ovest.
Per risolvere il problema, poi, secondo il segretario cittadino, sarebbero urgenti e necessari l’elaborazione ed approvazione di un nuovo Regolamento Cimiteriale e la redazione ed approvazione di un Piano Regolatore, in cui si assegni alla costruzione delle cappelle gentilizie solo il dieci per cento delle superfici nette.
Quanto ai fondi necessari alla realizzazione di queste ipotesi Dell’Aquila propone che per i lavori di somma urgenza si faccia uso dell’anticipazione dei fondi di bilancio dell’Ente, da colmare col dovuto da parte dei cittadini, e di fondi ex legge 10/77. Per i provvedimenti, invece, che si incassano con il 10 per cento delle superfici vendute, far uso dei fondi ex legge 10/77 e dei contributi straordinari della Regione Calabria.