Richiesta del Consiglio Metropolitano al Governo: abolire Decreto Sicurezza
“Abbiamo deciso di presentare una mozione urgente con la quale il Consiglio Metropolitano affidi mandato al sindaco per chiedere al Ministro dell’Interno la sospensione in via transitoria dell’applicazione del Decreto Legge 113 riguardante immigrazione e sicurezza.
Ad esordire è Antonino Castorina Consigliere Metropolitano di Reggio Calabria.
“Di per sé – spiega la nota - appare bizzarra la decisione del Ministro Salvini di accorpare in un unico Decreto Legge due materie ontologicamente diverse come la sicurezza e l’immigrazione, ma come se non bastasse il DL 113/2018, attualmente in fase di conversione mette in gravissime difficoltà i Comuni rispetto al sistema di accoglienza, causando gravi disagi e ricadute inevitabilmente negative sui territori interessati dai progetti Sprar e quindi anche sui cittadini”.
“Ma al Ministro dell’Interno chiediamo anche che venga concessa ai Comuni la possibilità di rapportarsi tramite l’Anci con il Governo Nazionale al fine di aprire un confronto con le città nella sede della conferenza unificata per valutare le preoccupanti ricadute che tale Decreto avrebbe sui territori. Solo in Calabria attualmente il sistema Sprar conta 126 progetti in oltre 113 comuni con 3727 posti pari al 10,39% dei migranti accolti in Italia, di cui 417 sono minori non accompagnati ed altri 95 sono soggetti affetti da disagio mentale o gravi problemi di salute. Cosa ne sarebbe di queste quasi 4000 persone accolte nella nostra regione, se si desse immediata applicazione al Decreto Immigrazione e Sicurezza? Cosa ne sarebbe della Sicurezza di queste persone e dei cittadini reggini e calabresi? – si chiede il delegato al bilancio della Città Metropolitana.
“Venga in Calabria il Senatore Salvini, - è la sfida di Castorina - venga nel collegio elettorale che gli ha garantito l’elezione, a spiegare non solo ai suoi elettori ma a tutti i calabresi in che modo questo Decreto aumenterà la loro sicurezza e come diminuirà i flussi migratori verso il nostro paese. Anche su questa richiesta abbiamo inteso dare mandato al Sindaco Metropolitano, ma siamo certi che il Ministro Salvini non essendo una convention di partito, o una passerella utile per incrementare il numero di selfie, declinerà l’invito – termina la nota - lasciando senza risposta i quesiti degli stessi cittadini ai quali impropriamente aveva assicurato di fornire sicurezza”.