Trebisacce. Comune avvia seconda fase del Rei: a goderne 750 famiglie

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750 nuclei familiari dell’intero ambito, di cui oltre 100 attivi a Trebisacce saranno beneficiarie del servizio Rei”.

Ad annunciarlo è il sindaco del Comune di Trebisacce Franco Mundo.

“Le figure professionali coinvolte, previo apposito avviso e selezione, sono 11 professionisti del sociale, al servizio dell’intero comprensorio e soprattutto delle realtà più deboli le quali spesso hanno bisogno anche di assistenza fisica. Il nostro obiettivo è di aiutare soprattutto chi soffre e chi non riesce a trovare soluzioni lavorative. Il comune di Trebisacce anche in questa circostanza conferma la sua attenzione e sensibilità che si concretizza grazie alla capacità di interlocuzione e progettuale e soprattutto al proficuo lavoro degli uffici e dei responsabili”.

L’Assessore alle politiche sociali, Giulia Accattato, ha dichiarato a proposito dell’importante misura posta in essere: “presso il distretto socio assistenziale n.4, di cui Trebisacce rappresenta il comune capofila, è stata avviata la seconda parte della misura di contrasto alla povertà.

Tale misura prevede a seguito della valutazione dei requisiti reddituali, l'erogazione mensile di un beneficio economico attraverso una carta di pagamento elettronica Carta Rei e l’impostazione di un progetto personalizzato di intervento a favore degli stessi beneficiari singoli e nuclei familiari, finalizzato all'inclusione sociale e lavorativa”.

“A provvedere alla redazione del progetto – spiega l’assessore - è un'équipe di professionisti, costituiti da assistenti sociali, psicologi, educatori e mediatori linguistici che, presenti nei vari comuni appartenenti al distretto, operano in sinergia, sulla base delle proprie competenze professionali, per prendersi in carico l'utente. Il lavoro della predetta équipe è finalizzato a conoscere l'intero nucleo familiare, i bisogni, le necessità, le condizioni e gli interventi da mettere in campo per far uscire la famiglia dalla situazione di povertà e di esclusione sociale. Il progetto personalizzato, quindi, non riguarda solo il titolare della carta Rei ma tutta la famiglia e prevede specifici impegni, regole ed obblighi da osservare ed obiettivi da perseguire. La mancata osservazione o perseguimento comporta una sanzione che può consistere nella decurtazione o sospensione del beneficio”.

“Si tratta, quindi, di un progetto che non ha natura esclusivamente assistenziale ma è improntato alla ricerca del potenziamento dell'intero nucleo familiare e di una maggiore consapevolezza, dato che è il beneficiario stesso a sottoscriverlo, con il supporto dei professionisti, e ad assumere un ruolo partecipativo ed attivo verso un cambiamento positivo” – aggiunge la nota.

“In un contesto in cui i comuni, che sono gli enti più vicini al cittadino, sono caratterizzati da una carenza, se non addirittura assenza di professionisti dell'aiuto, ritengo che l'attuazione della seconda parte del Rei possa soddisfare, in parte, le esigenze e le necessità delle fasce più deboli, in attesa di conoscere le misure che l'attuale governo vorrà mettere in campo per favorire l'inclusione sociale.

E' doveroso esprimere un sentito ringraziamento alla responsabile dei servizi sociali, Carmela Vitale, per il lavoro sempre fattivo e propositivo, - conclude la nota - che ha permesso la realizzazione degli adempimenti necessari alla concretizzazione del progetto di Misura di Contrasto alla Povertà”.