CISL Cosenza: riprendere dialogo tra sindacati confederali
"E' ora di riprendere il dialogo fra tutti i sindacati confederali. Soprattutto dopo l'esito del referendum Fiat. E il dialogo con la Cgil deve riprendere in sede locale per riconoscere nei fatti la validita' del metodo democratico che procede dal basso". Cosi' il segretario generale della Cisl di Cosenza Tonino Russo, che ha fatto il punto della situazione sociale ed economica in provincia di Cosenza in vista dell'incontro che Cgil, Cisl e Uil terranno martedi' prossimo. "Purtroppo - ha affermato il dirigente della Cisl - i nostri problemi non sono quelli di Mirafiori o di Pomigliano, visto che da noi l'attivita' industriale langue e ha comunque dimensioni irrilevanti. Magari avessimo uno stabilimento Fiat nella valle del Crati o nella piana di Sibari. Siamo invece a piangere sulle sorti delle poche infrastrutture come i porti di Corigliano e Gioia Tauro, il primo inutilizzato ed il secondo seriamente minacciato da chiusura. Ecco perche' - ha aggiunto Russo - e' giunto il momento di mettere da parte risentimenti o gelosie e impegnarci per tentare di contribuire alla soluzione dei nostri problemi, dato che le nostre popolazioni vivono in grandi ristrettezze economiche, aggravate da misure restrittive e illogiche del Governo, ostinato nella difesa dei conti pubblici e chiuso a qualsiasi discorso di apertura dei rubinetti dei fondi Fas dirottati altrove. Perche' al Sindacato preme oggi non solo difendere il lavoro di chi ce l'ha, ma anche stimolare le istituzioni e l'imprenditoria per dare lavoro a chi lo ha perso e a chi non riesce ad entrare nel ciclo produttivo. Ed e' il caso di cominciare a farlo unitariamente - ecco il perche' di proporre la ripresa del dialogo fra sindacati, quindi anche con la Cgil. Solo marciando uniti e proponendo con forza la soluzione dei problemi potremo ottenere risposte soddisfacenti dalle varie controparti. A quelle istituzionali diciamo che e' il tempo di non perdersi dietro manovre costruite nel buio delle consorterie per giochi di potere che la gente non capisce e che semmai e' il caso di porre mano alle cose da fare. Nella nostra provincia e' urgente l'intervento per la messa in sicurezza del fragile territorio. In tutti i comuni deve avviarsi il confronto su bilanci e programmi, sull'impiego delle risorse e sulle opere da realizzare, su come alleggerire, proprio cominciando dal livello locale, la pressione fiscale in vista del federalismo, del piano per il Sud e del completamento delle grandi infrastrutture, la cui realizzazione procede troppo lentamente e fra difficolta' di varia natura". "Il lavoro che noi invochiamo per le nostre popolazioni, soprattutto per i giovani che acculturati scappano dal nostro territorio - sottolinea Russo - si assicura accelerando le procedure riguardanti le opere infrastrutturali e tutti quegli interventi che prevedono l'impiego di notevoli risorse, come i fondi comunitari. Percio', non solo autostrada e 106, non solo difesa del suolo, ma anche energia con specifico riferimento alla centrale di Rossano e alla stucchevole telenovela di quella del Mercure. Quindi: riorganizzazione degli enti e delle strutture sub regionali, superando la solita accomodante, ma infruttuosa metodologia commissariale, che serve solo a rinviare la soluzione dei problemi e incancrenirli. Il sindacato confederale deve chiedere con forza che le istituzioni calabresi ai vari livelli, innanzitutto quelle regionali, dimostrino con fatti concreti che programmi ed opere da realizzare abbiano ad oggetto le vocazioni del nostro territorio: ambiente, turismo, agricoltura e agroalimentare, tutte attivita' economiche che hanno bisogno, per affermarsi e per determinare lavoro e sviluppo, di confronto , concertazione e condivisioni di scelte, del supporto infrastrutturale, la cui realizzazione non deve piu' conoscere ritardi e pressappochismi che hanno provocato in tutti questi anni gravissimi danni anche d'immagine per la nostra Calabria. Mi auguro - ha affermato Russo - che si possa subito metterci attorno al tavolo per sviscerare le problematiche sociali ed economiche del nostro territorio. Non c'e' piu' tempo da perdere: il Sindacato - conclude il segretario generale della Cisl cosentina - mai come oggi, ha bisogno di ritrovare al suo interno coesione e fiducia, concertazione e slancio unitario per poter chiedere e ottenere dalle istituzioni e dal mondo imprenditoriale un'inversione di tendenza che vada realmente in direzione dello sviluppo e del lavoro".