Edilizia scolastica. Nuova Borgia: “su di noi nefandezze, incoerenza del Comune”
“Il Gruppo Nuova Borgia non ha nessuna responsabilità nella chiusura della scuola!”
Tuona così la nota del direttivo che si è riunito ieri mattina in città per ribadire le nefandezze diffuse nel corso della riunione del 30 ottobre.
“Cronologicamente parlando, - spiegano i membri - il gruppo Nuova Borgia, si è mosso sul problema scuola a settembre 2016, quando abbiamo fatto un'interrogazione al comune inviata per conoscenza agli altri enti per l'assenza di risposte su un tema così importante, dove chiedevamo di far luce sulle spese che poco tempo prima l'amministrazione precedente aveva sostenuto con appalti e sub appalti, aventi appunto come oggetto, la ristrutturazione della scuola primaria”.
“Da lì in poi stop, abbiamo lasciato fare. Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, abbiamo più volte chiesto all'attuale sindaco, nonché ex assessore all'urbanistica, spiegazioni sullo stato del nostro asilo. Ma dopo più di un mese senza risposte, - precisa la nota - e vedendo che la struttura a primo impatto presentava fenomeni strutturali che poi è stato accertato dai carotaggi l'apertura del ferro con il conseguente rischio collasso dei pilastri, abbiamo ritenuto opportuno bypassare l'amministratore dormiente di turno e informare le autorità preposte (vigili del fuoco) per far fare gli accertamenti del caso impegnandoci a far mantenere la mensa "cosa fatta" fino a quando non sono partiti i lavori, ma da un anno la situazione è ferma. Il resto sui plessi a e b è storia nota, il comune fa fare una perizia ad un tecnico spendendo 18mila euro che dà l'agibilità alla scuola, salvo interventi di carattere straordinario per ridurre appunto, i fenomeni di carbonatazione e sfondellamento delle pignatte”.
“Ma quello che ci lascia perplessi – aggiungono - è l'incoerenza di tenere aperta una scuola dichiarandola agibile, in base alla predetta perizia, salvo poi chiuderla di fronte ad un semplice accertamento fatto dalla Stazione dei Carabinieri di Borgia figlio di una serie di "lamentele" fatte non da Nuova Borgia per come risulta agli atti, ma da genitori che perplessi ci hanno voluto vedere chiaro. È come hanno giustificato la cosa questi furbacchioni? Semplice, hanno detto di essersi trovati spalle al muro, attribuendo la chiusura allo scarso clima di fiducia che insisteva tra i genitori, e a denunce che a detta loro li hanno scavalcati. Ora, seriamente noi crediamo che all'attuale amministrazione, capeggiata (forse) da questo sindaco serva un'iniezione di senso di responsabilità perché questi comportamenti si addicono agli opportunisti non al "nuovo-vecchio" che avanza”.
“E – concludono - siccome speriamo che non siano stati preferiti solo per questa virtù, ci auguriamo che riescano a fare pace con sè stessi e a contribuire alla creazione di un clima di dialogo che tuttora è assente. In quanto in questo momento la priorità sono i bambini e la loro istruzione che per legge dev'essere garantita, non comportamenti dispotici che rischiano di peggiorare ulteriormente una situazione già abbastanza imbarazzante”.
“Perciò – closa nota - siamo ancor più convinti che Palazzo Calogero possa essere, in via eccezionale temporaneamente adatto al proseguo dell'anno scolastico. Sosterremo e daremo voce a questa proposta nel prossimo consiglio comunale”!