Ecolabel, convegno Arpacal alla Regione
È tutto pronto per il convegno promosso dall’Arpacal e dedicato all’Ecolabel. Il 14 novembre alle 9 si terrà nella sala oro della Regione un evento cui prenderà parte anche Riccardo Rifici, presidente del Comitato Ecolabel-Ecoaudit Italia, organismo composto da rappresentanti dei Ministeri dell'Ambiente, dello Sviluppo Economico, della Salute e dell'Economia e delle Finanze e dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale).
La presenza del Presidente del Comitato Ecolabel è il segnale della forte attenzione che stanno avendo a livello nazionale le iniziative in Calabria a supporto della diffusione del “fiore stellato”; non a caso, sempre nel convegno che l’Arpacal ha organizzato, prenderanno parte, con due specifiche relazioni focalizzate sull’ecolabel nelle strutture ricettive turistiche, Francesca Bonemazzi di Arpa Friuli Venezia Giulia e Michele Fiore di Arpa Sicilia. Un momento di confronto, da nord a sud, sull’efficacia e sulle prospettive di sviluppo nel sistema ricettivo turistico calabrese di questa importante certificazione.
“Il marchio ecologico Ecolabel UE – dichiara il Commissario Arpacal, Maria Francesca Gatto - è uno strumento volontario per promuovere la qualità dei prodotti o dei servizi. Gli standard da rispettare sono definiti in modo tale da consentire la concessione del marchio solo alle aziende che garantiscono il rispetto di rigorosi criteri ambientali e prestazionali definiti su base scientifica a livello europeo. Dal punto di vista imprenditoriale l'adozione di standard ambientali verificati è un elemento competitivo, sia dal punto di vista economico che qualitativo”.
E’ per questo motivo, e per le sue possibili implicazioni nel sistema produttivo calabrese, che sono state chiamate a partecipare le principali associazioni di categoria , per conoscere direttamente dai “tecnici Ecolabel” quali elementi di competitività possa portare il marchio Ecolabel UE alle aziende calabresi.Non va dimenticato, inoltre, che con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti nel 2016, lo Stato italiano ha promosso un forte impulso nell’acquisto di prodotti e servizi “green” anche nelle Pubbliche Amministrazioni, con i cosiddetti CAM, ossia i criteri ambientali minimi, che hanno determinato un forte impatto sula crescita degli Acquisti Verdi in Italia.