Neonata morta in ospedale, genitori indagati per omicidio preterintenzionale
Sono accusati di omicidio preterintenzionale Domenico Ciancio e Giuseppina Zaffino, padre e madre della piccola di due anni deceduta domenica scorsa all’ospedale Pugliese di Catanzaro (LEGGI LA NOTIZIA).
Ai due giovani genitori di San Pietro di Caridà (nel reggino), che hanno un'altra figlia di un anno e 4 mesi, è stato notificato un avvio di garanzia. Un atto dovuto necessario, propedeutico all’autopsia che è stata eseguita sul corpicino della piccola proprio nella giornata di martedì.
LA VICENDA
Sono diversi i punti da chiarire sulla vicenda. La bimba viveva con i genitori ed i nonni nel piccolo centro ai confini tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia.
Secondo le ricostruzioni si sarebbe sentita male e per questo motivo sarebbe stata portata prima alla guardia medica e poi al Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo.
Le condizioni della piccola sono state giudicate gravi dai sanitari vibonesi che hanno quindi optato per il trasferimento in elisoccorso a Catanzaro dove la è morta nonostante il disperato tentativo dei medici.
LE INDAGINI
La Procura ha quindi deciso di aprire un’inchiesta e le indagini sono state affidate alla Squadra Mobile di Catanzaro a lavoro per chiarire una vicenda che presenta ancora punti oscuri.
I genitori si professano innocenti e il loro avvocato Piero Chiodo, interpellato da Gazzetta del Sud ribadisce: “I miei assistiti sono completamente estranei ai fatti che gli vengono contestati, sono distrutti dal dolore soprattutto la giovane mamma”.
Sempre secondo quanto riferisce il legale della coppia, che respinge ogni responsabilità, un primo esame esterno della salma avrebbe escluso segni di percosse.