Ambiente: Calabria, 46,4 mln per la bonifica dei siti inquinati
Nove aree da bonificare con più di 46 milioni di euro. Accade in Calabria dove la giunta regionale ha approvato un Accordo di programma tra la Regione Calabria e il ministero dell'Ambiente per la messa in sicurezza e la bonifica di aree inquinate nella regione.
I nove interventi riguardano dunque la messa in sicurezza e la sistemazione definitiva delle discariche comunali site in località Petrosi del comune di Casignana, con 9,7 milioni di euro; il progetto per la discarica di proprietà ex Tec Spa e il consolidamento del costone lato nord della stessa discarica, in località Marrella a Gioia Tauro con 7,3 milioni di euro.
E ancora la bonifica della discarica in località la Zingara a Melicuccà per un totale di 15 milioni; il progetto esecutivo per la copertura provvisoria della discarica in località Alli sul territorio di Catanzaro, per 2 milioni; il progetto di messa in sicurezza e bonifica della discarica di Tufolo – Farina per 4,5 milioni; la bonifica dell’ex discarica in località Mileto Vecchia per 1,1 milioni; la bonifica dell’ex discarica a Badia Falcone a Vibo Valentia per 1,7 milioni; la messa in sicurezza e la bonifica della discarica a Bucita aRossano per 1,2 milioni; la messa in sicurezza e la bonifica della discarica in località Balzata a Rogliano per 3,8 milioni. Il valore complessivo dell'Accordo e' pari a 46,4 milioni.
L'accordo fa riferimento alla delibera con cui il Cipe ha approvato il Piano operativo "Ambiente", predisposto dal ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per un valore complessivo pari a 1,9 miliardi di euro, suddiviso in 4 sotto-piani: nell'ambito di questa programmazione, sono stati individuati, tra gli altri, 10 interventi di messa in sicurezza e bonifica nel territorio della Regione Calabria, per un investimento complessivo di 56,4 milioni, ma per un intervento specifico, "Sin Bonifica aree Cic Comune di Crotone e di Cutro", del valore di 10 milioni, si farà riferimento alle risorse stanziate in un altro accordo tra il ministero dell'Ambiente e la Regione, siglato nel 2011.