Domani prima assoluta degli Arangara con l’album ‘Andrea e la montagna’
Tutto pronto al Teatro Comunale di Catanzaro per la prima assoluta di domani sera alle 21 di “Andrea e la montagna”, il quinto album degli Arangara di Gianfranco Riccelli.
L’evento, ad ingresso libero, è organizzato come appendice al Festival “Fatti di Musica” di Ruggero Pegna in collaborazione con “Vacantiandu - Teatro Città” dell’Associazione Teatrale “I Vacantusi”, il progetto “La Calabria è talento” dell’Associazione “Art-Music&Co” e l’Assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune di Catanzaro.
Sono previsti durante il concerto anche brevi interventi di attori dell’Associazione Teatrale “Nuova Scena” di Salvatore Conforto e Romina Mazza, che in pillole toccheranno alcuni scottanti temi socio-umanitari e non solo: amicizia, amore, emigrazione, femminicidio e, infine, un angolo dedicato alla stessa Calabria.
Gli Arangara, apprezzati da alcuni dei più grandi cantautori italiani, come Francesco Guccini e gli indimenticabili Pierangelo Bertoli e Claudio Lolli, tornano dal vivo dopo due anni di pausa con la formazione completa: Gianfranco Riccelli, voce, chitarra acustica, mandolino e armonica, Filippo Scicchitano, basso e contrabasso, Celeste Iritano, voce e percussioni, Valeria Piccirillo, violino, Salvatore Servino, batteria, Maurizio De Paola, pianoforte e tastiere, Giovanni Romeo, chitarra elettrica.
“Andrea e la montagna”, prodotto da Elca Sound, contiene nove brani, tra cui la cover di “Ho visto anche degli zingari felici”, in omaggio a Claudio Lolli, scomparso lo scorso agosto a 68 anni, e quella dell’allegra “Smommulando”, canzone tratta dall’album Petipitugna del salentino Mino De Santis. Quattro i brani scritti da Gianfranco Riccelli. A completare l’album, anche tre autentiche gemme: “Un servo e un Cristo”, che si rifà ad un’antichissima canzone siciliana di Leonardo Vigo, dal titolo originale “Lamento di un servo ad un Santo crocifisso”, pubblicata nel 1857 in una raccolta di canti siciliani, e due brani su testi dello scrittore e umorista Stefano Benni: “Cometa” e “Ingorgo d’amore”.
“Per me – afferma Gianfranco Riccelli – questo è un album molto sentito e importante, sia artisticamente che umanamente. Segna il mio ritorno in Calabria dopo anni vissuti tra Bologna e altre realtà del mondo. Dopo undici anni di concerti in giro dappertutto e due anni di pausa, ci siamo ritrovati con la volontà di riaprire una nuova storia, tutti insieme, consapevoli di poter dare al pubblico buona musica e canzoni pieno di sentimenti, portando con noi le singole esperienze e anche i colori, i suoni e l’animo della nostra terra.”
Formato nel 2005 a Bologna da Gianfranco Riccelli, che è voce e autore della maggior parte dei pezzi, gli Arangara si sono subito imposti all’attenzione di critica, media e pubblico.
Ruggero Pegna non ha dubbi: “le canzoni di Gianfranco e i suoi Arangara sono espressione della più autentica scuola cantautorale italiana, connotata di citazioni importanti, impegno civile e sociale e, al contempo, con evidenti richiami alla musica popolare tradizionale. Il nuovo album è molto bello e intenso, in linea con le migliori proposte di oltre trent’anni di Fatti di Musica”.
Gli Arangara ottengono consensi già all’esordio grazie, in particolare, all’intreccio di voci e suoni, alla vitalità degli arrangiamenti e alla forte presenza scenica dei musicisti, capaci di creare uno spettacolo di forte intensità, arricchito dall’originale presenza della danzatrice. Vantano partecipazioni a varie ‘compilation’, unitamente a Teresa De Sio, Simone Cristicchi, Eugenio Finardi, Mau Mau, Van de Sfross e molti altri big della canzone d’autore.
Convinto e incessante l’impegno sociale del gruppo: dalla partecipazione al cd con annesso libro 'Musiche contro le mafie', all’organizzazione del “Teatro-Canzone”, finalizzato alla raccolta di fondi per la costruzione di una scuola a Lakka, in Sierra Leone. Questo progetto è stato anche portato in tour in Italia ed in Europa con Carlo Lucarelli, con cui hanno anche collaborato allo spettacolo Giornata della Memoria.