Decreto sicurezza, sit in di protesta a Catanzaro
Erano un centinaio le persone che hanno partecipato, oggi pomeriggio, a un sit-in in piazza Prefettura a Catanzaro per protestare contro il Decreto Sicurezza varato dal governo nazionale.
La manifestazione è stata promossa dal Comitato provinciale dell'Associazione nazionale partigiani (Anpi), dalla Cgil Area Vasta, da Libera, dall'Uisp e dalla Rete degli Studenti Medi.
Vallone ha evidenziato che il sit-in di Catanzaro è stato dedicato al ricordo delle vittime di recenti tragici eventi che hanno riguardato la tendopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria), “una struttura che - ha detto il responsabile Anpi - dev'essere assolutamente e immediatamente smantellata”.
Alla manifestazione catanzarese hanno aderito anche altre associazioni come Emergency, l'Ordine regionale degli assistenti sociali e partiti come il Pd, Sinistra Italiana, Potere al Popolo.
Per i collettivi gli effetti del decreto saranno “negativi per tutto il Paese e soprattutto per la Calabria, basti pensare alla misura della chiusura degli Sprar, che rischia di comportare anche la perdita di numerosi posti di lavoro, dell'ordine di oltre 2000 nella nostra terra”.
“E soprattutto - ha rilevato Vallone - metterà sulla strada molti migranti che diventeranno irregolari: abbiamo purtroppo il sospetto che questo rischio sia stato calcolato ad arte dal ministro Salvini, che poi potrebbe trovare il pretesto per un ulteriore assalto ai diritti umani”.
“Contro questo disegno – ha concludo - dobbiamo alzare il livello d'attenzione, anche se dobbiamo evidenziare che è davvero strano che il presidente della Repubblica abbia controfirmato questo provvedimento che a nostro avviso è palesemente incostituzionale”.