Lande Desolate, Oliverio: “Accuse infamanti, inizio lo sciopero della fame”

Cosenza Cronaca

Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame”. Sono le parole del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, a seguito dell’operazione Lande Desolate (LEGGI) che ha portato in carcere Giorgio Ottavio Barbieri, imprenditore privato, e all’esecuzione di un totale di sedici misure cautelari, tra cui sei domiciliari, tre divieti temporanei di esercitare l’attività professionale, quattro sospensioni dall’esercizio di pubblico ufficio e due obblighi di dimora.

“La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza - prosegue Oliverio - di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica. I polveroni sono il vero regalo alla mafia. Tra l’altro l’opera oggetto della indagine non è stata appaltata nel corso della mia responsabilità alla guida della Regione”.

Ha quindi parlato di situazione assurda, perché “quanto si sta verificando è assurdo. Non posso accettare in nessun modo che si infanghi la mia persona e la mia condotta di pubblico amministratore. Sarebbe come accettare di aver tradito la fiducia dei cittadini”.

E per questo motivo chiede “chiarezza”, per poi affermare di voler lottare “con tutte le mie energie perché si affermi la verità”.