Caccia al cinghiale con arma clandestina, 4 denunce nel Cosentino
Quattro persone sono state denunciate dai Carabinieri Forestale di Aprigliano e Cosenza. Durante un controllo di un casolare nel Comune di Aprigliano usato da una squadra di cacciatori come base operativa per le battute al cinghiale, i militari notato che ogni volta che c’era una battuta di caccia, uno di loro entrava nel casolare e ne usciva con un fucile.
Per questo motivo i militari hanno perquisito la struttura nella quale hanno trovato, nascosto nel sottotetto e avvolto in un tappeto, un fucile da caccia calibro 12 con matricola abrasa e munizionamento a palla singola e a pallettoni, oltre ad un tubo in pvc verosimilmente usato per occultare l'arma in ambiente esterno.
Tuttavia i carabinieri hanno scoperto che nel casolare c’era un vano usato come macelleria dei capi abbattuti. L'uomo, senza porto di armi, perché' ritirato in passato, è stato denunciato per porto in luogo pubblico di arma clandestina.
Ma da altri accertamenti, è inoltre emersa la responsabilità in concorso del capo caccia della squadra e dei due vice che abitualmente andavano a caccia con l'utilizzatore dell'arma clandestina. I militari hanno infatti scoperto che la squadra non aveva mai compilato il registro dei partecipanti previsto per la pratica della caccia al cinghiale.
Così oltre al sequestro dell'arma e del munizionamento, accertata la proprietà del casolare, si è provveduto al sequestro del manufatto. Durante la perquisizione si è anche accertato il furto di energia elettrica dalla rete.