La funzionaria del tribunale “passava” informazioni riservate al marito avvocato, arrestati entrambi

Reggio Calabria Cronaca

La coordinatrice delle cancellerie del tribunale di Palmi che avrebbe dato al marito, avvocato nella stessa cittadina reggina, informazioni che in verità sarebbero state tutelate dal segreto d’ufficio. Il legale, a sua volta, ne avrebbe anche informato un suo cliente, tra l’altro indagato in un procedimento penale.

Un fatto grave - pregiudicante evidentemente dell’immagine degli uffici di magistratura - e che i carabinieri di Taurianova, dopo aver eseguito delle accurate indagini anche tramite intercettazione, contestano oggi ai due coniugi: si tratta in particolare di Sandra Matullo, coordinatrice appunto delle cancellerie dell'Ufficio Gip/Gup del Tribunale di Palmi, e dell’avvocato Innocenzo Sapone, entrambi finiti oggi ai domiciliari con le accuse di rivelazione di segreto d'ufficio in concorso e favoreggiamento personale.

LE INDAGINI

Dalla lettura congiunta dei tabulati telefonici e delle captazioni, gli investigatori dell’Arma hanno accertato come nel corso di indagini eseguite dalla Procura locale, la funzionaria - che aveva la disponibilità materiale dei fascicoli delle intercettazioni - avrebbe dunque informato, illegalmente, il marito dell'attività tecnica eseguita sull’auto di un suo assistito e che a sua volta il legale ne avrebbe appunto informato il suo cliente.

Inoltre, dalle intercettazioni si sarebbe scoperto che la Matullo, dopo la convalida dal parte del Gip di Palmi di un fermo - eseguito nell’ambito dell’operazione Iris condotta dalla Dda di Reggio Calabria (LEGGI) - avrebbe rivelato al coniuge, prima ancora che il provvedimento venisse eseguito, che uno dei soggetti raggiungi della misura cautelare sarebbe stato scarcerato e messo ai domiciliari.

Secondo la tesi accusatoria dunque, la funzionaria avrebbe condotto quella che gli investigatori definiscono come una “una gestione familistica delle cancellerie” e come la stessa sarebbe stata costantemente disponibile ad assecondare le richieste del marito e comunque a venire incontro alle esigenze dello stesso.

L’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dai carabinieri, è stata emessa dal Gip presso il tribunale di Palmi, su richiesta della Procura. Le complesse indagini sono state coordinate dal Procuratore Ottavio Sferlazza e dal sostituto Daniele Scarpino.