Interrogazione del M5S ad Occhiuto: “che fine ha fatto la stagione teatrale del Rendano?”

Cosenza Politica

I parlamentari del M5S Alessandro Melicchio, Bianca Laura Granato e Nicola Morra, i primi due membri della Commissione Cultura di Camera e Senato, si interrogano sulla scomparsa dell’annunciata stagione lirica a Cosenza.

“A luglio di quest’anno l’Assessore alla cultura nonché vicesindaco del Comune di Cosenza Iole Santelli annunciava il rientro, dopo diversi anni di assenza, del Teatro comunale 'A. Rendano' nel Fus-Fondo Unico dello Spettacolo per l'allestimento della stagione lirica”. – spiegano i pentastellati.

“Ad ottobre poi era lo stesso sindaco Mario Occhiuto, affiancato dal dirigente alla cultura di palazzo dei Bruzi Giampaolo Calabrese e dalla delegata alla cultura del primo cittadino, Eva Catizone, ad assumere pubblicamente, nei confronti della cittadinanza, l’impegno del lancio della stagione lirica 2018/2019. Occhiuto, nella medesima conferenza stampa, - continua la nota - faceva riferimento ad una grossa trasformazione dello spettacolo fornendo come esempio proprio l’imminente stagione lirica che, a parer suo, avrebbe avuto ‘scenografie create da tecnologie multimediali’. Siamo a fine anno e nulla si sa più delle mirabolanti idee innovative dell’amministrazione bruzia come delle stesse opere che avrebbero dovute essere rappresentate, degli annunciati partenariati internazionali e dell’utilizzo dei fondi stanziati dal Mibac”

Melicchio, Granato e Morra, ricordando che il Teatro Rendano è riconosciuto teatro di tradizione per la qualificata attività culturale e artistica svolta e per il particolare impulso alle locali tradizioni artistiche e musicali fin dal 1976, evidenziano come l'appuntamento con l'opera lirica sia quello maggiormente qualificante per il teatro di tradizione cosentino.

“Ci risulta, invero, la partenza della macchina organizzativa. Sono stati convocati i cantanti, i professori d’orchestra e tutti coloro che avrebbero dovuto prendere parte alle due opere liriche preventivate ossia il Rigoletto, a novembre, e la Traviata, a dicembre. La cittadinanza, però, non è mai venuta a conoscenza del cartellone. Ebbene – concludono i parlamentari a 5 stelle - ad oggi, inspiegabilmente, non vi è stato l’allestimento di alcuna opera lirica e, cosa forse ancor più grave, nessuno ha sentito l’esigenza e soprattutto il dovere di dare delle spiegazioni alla cittadinanza che, ragionevolmente, confida nell’avvio della stagione.”