Migranti, 23mila sbarchi in Italia. I dati del Viminale
Porti chiusi ma sbarchi in diminuzione. Lo spot anti migranti del ministro dell’Interno Matteo Salvini sta facendo effetto. È quanto emerge dal report annuale del ministero dell'Interno 'Sbarchi e accoglienza dei migranti' in cui è stata fotografata la situazione del fenomeno migratorio nel nostro paese. Così se da una parte il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, chiede la chiusura dei porti, dall’altra si trova a scontrarsi con i sindaci disobbedienti che hanno deciso di non seguire le norme del Decreto sicurezza.
Le regioni maggiormente interessate dagli sbarchi sono sempre Sicilia e Calabria, aree che, seppur lontane da quelle settentrionali dove la Lega Nord ha il suo bacino elettorale, hanno “raccolto” migliaia di voti per il rappresentante della Lega.
Così nel 2018 i migranti arrivati nei porti del bel paese sono stati 23.370, a fronte dei 119.369 sbarcati nel 2017. I porti che hanno registrato nell’anno appena concluso il maggior numero di arrivi sono stati quelli siciliani: Pozzallo (3.818), Lampedusa (3.468), Catania (2.961), Augusta (2.478), Messina (2.394), Trapani (1.726), Palermo (809), Porto Empedocle (505). Mentre Calabria nel porto di Crotone sono sbarcati 1.032 migranti, 379 a Reggio Calabria. In Sardegna a Cagliari nell'anno appena concluso sono arrivati in 176 mentre in Puglia 174.
In aumento anche i minori stranieri non accompagnati che, una volta arrivati in Italia, usufruiscono di maggiori tutele per via del proprio status. E se nel 2017 i Comuni italiani si sono occupati di 15.779 ragazzi, nel 2018 questo numero si è sensibilmente abbassato, perché sono arrivati 3.536 minori non accompagnati.
Sempre secondo i dati del Viminale nel 2018 nei porti sono arrivati cittadini della Tunisia (5.181), seguita dall'Eritrea (3.320), l'Iraq (1.744), il Sudan (1.619), il Pakistan (1.589), la Nigeria (1.250) l'Algeria (1.213), la Costa d'Avorio (1.068), il Mali (876), la Guinea (810) e altre nazionalità (4.704).