Xmasinvasion 2018/2019, conclusa la prima parte
Sono stati oltre duemila gli spettatori che hanno assistito a questa prima parte del festival XmasInvasion, un calendario fitto che ha visto oltre venticinque iniziative (fra reading, concerti, mostre, presentazioni di libri , proiezioni, dibattiti) in 15 giorni.
Le azioni hanno interessato luoghi simbolo della cultura in città, come la Libreria Cerrelli, il Museo e Giardini di Pitagora, la maggior parte delle azioni si sono svolte nel nuovo spazio del Circolo Arci Le Centocittà.
Si è passati dalla street art, alla musica d’autore, dal cinema di denuncia, alla musica elettronica, dal teatro, alla musica etnica e non solo.
L’obiettivo dichiarato di XmasInvasion da sempre è la socialità, la fruizione di cultura altra attraverso l’incontro, lo scambio e la partecipazione attiva del pubblico che è fruitore, ma anche promotore di nuove iniziative.
Proprio attraverso l’incontro e la conoscenza si combattono paura e diffidenza, per una convivenza serena fra gli esseri umani.
Non sono mancati i fuori programma “previsti”, che il pubblico ha proposto durante le serate che poi sono state messe in atto dall’organizzazione, passando da jam a corner talk.
Fra le tante giornate da ricordare, sicuramente non può passare inosservata la serata dedicata a Fabrizio De Andrè, dove un pubblico numerosissimo ha seguito lo spettacolo “Gli arcobaleni di altri mondi”, oppure il concerto del griot senegalese Boto Cissokho che attraverso la sua musica ha unito idealmente il sud Italia con l’Africa.
Ancora lo spettacolo “I Viandanti della Libertà” nato da una compagnia multietnica di cittadini stranieri e italiani che ha emozionato il pubblico nella doppia replica che si è tenuta prima al Teatro della Parrocchia di San Paolo e poi nella sala teatro del Circolo Arci Le Centocittà.
E poi i tanti dibattiti nati dalle presentazioni come il volume di Cronache Ribelli - Cannibali e Re, che analizza la storia dal punto di vista degli oppressi, oppure lo spazio dedicato ai nuovi linguaggi con l’esibizione di alcuni giovani artisti crotonesi.
Ancora un’altra edizione ricca di pubblico e partecipazione attiva, che vedrà una seconda parte allo scopo di raggiungere anche periodi di “bassa stagione”, a dimostrazione che la cultura deve necessariamente stare al centro di ogni programma di rilancio del territorio.