Razionalizzazione delle spese, continua la dismissione dei fitti superflui della Provincia
Il totale dei costi legati ai fitti passivi sostenuto dalla Provincia si alleggerisce di ulteriori 72 mila euro. L’ultimo fitto a essere stato dismesso è quello del locale sito in via degli Angioni, adibito ad archivio, nel quale giace materiale perlopiù inutilizzato. Sulla scia della razionalizzazione delle spese intrapresa dall’ente intermedio sotto la guida del presidente Sergio Abramo, gli oltre millecinquecento metri quadrati dell’immobile di via degli Angioini, non risultano necessari per il materiale che attualmente è lì riposto. Gli uffici, avendo sei mesi di tempo per rendere disponibili i locali, stanno vagliando la migliore alternativa.
“Quella di abolire le spese superflue è una scelta obbligata – ha spiegato Abramo -. Con le ristrettezze economiche con cui dobbiamo fare i conti, far sopravvivere spese superflue non può rientrare in un’oculata gestione dell’ente. Il risparmio che ne deriva ci dà la possibilità di pianificare attività che non possono attendere, ci consente di programmare interventi che riguardano, per esempio, la sicurezza nelle scuole e per le strade. Va da sé che non ci sia neanche il bisogno di discutere sull’opportunità o meno di tale scelta, dal momento che se ne traggono solo benefici”.
In soli tre mesi, il risparmio generato dalla politica dei tagli, a cui il presidente della Provincia ha dedicato estrema attenzione fin dal giorno del suo insediamento, ammonta a 700 mila. La dismissione di tale fitto segue quella del palazzo ex Standa (170 mila euro), che ospitava alcune classi dell’istituto magistrale “De Nobili”, quella del fabbricato sito a Soverato, bivio Russomanno, che per anni ha ospitato meno di un centinaio di studenti dell’Itg Malafarina comportando una spesa di oltre 200 mila euro all’anno, e quella pari a quasi 250 mila euro dell’istituto scolastico Tecnico tecnologico “L. Da Vinci” di Lamezia Terme, le cui aule hanno trovato diversa collocazione grazie a piccoli lavori di ristrutturazione eseguiti su un’altra struttura di proprietà dell’Amministrazione provinciale.