Ospedale Trebisacce, Comune e Cgil chiedono 10 posti letto per la riabilitazione
Il Sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, e l’Assessore alla Sanità, Pino Campanella, hanno incontrato i rappresentanti della FP CGIL Comprensoriale, rappresentata dal Segretario Generale Vincenzo Casciaro e da Maria Bruno, per discutere del ruolo del Presidio Ospedaliero G. Chidichimo di Trebisacce nel contesto cittadino e territoriale.
Al termine dell’incontro è stato stilato un documento comune, che da un lato ha fotografato una situazione non più tollerabile, dall’altro ha codificato un’importante proposta.
“La necessità non più procrastinabile – si legge nel documento condiviso – di dare all’Ospedale Chidichimo di Trebisacce un ruolo strategico e fondamentale nell’ambito dell’offerta sanitaria, è il presupposto del nostro incontro. È innegabile che, quotidianamente, tanti cittadini calabresi si allontanano dal territorio regionale, per richiedere prestazioni medico-sanitarie in altre regioni. Questo fenomeno si manifesta con particolare regolarità nell’Alto Ionio, anche in funzione della sua natura di territorio di confine. Da ciò consegue un considerevolmente incremento della spesa per la migrazione sanitaria extraregionale, che ricade inevitabilmente sulle economie dei cittadini.”
“Una situazione paradossale – continua la nota - se si pensa che l’Ospedale di Trebisacce è caratterizzato da una struttura in grado di accogliere reparti importanti, la cui operatività andrebbe a colmare carenze strutturali nel contesto sanitario proprio del territorio. In particolare è possibile far riferimento ad un potenziale reparto di Riabilitazione, ambito per il quale almeno 10 posti letto potrebbero essere destinati alla struttura pubblica di Trebisacce, restando nell’ambito della sanità pubblica. Diverse sono le motivazioni a sostegno di questa proposta. In primo luogo, su tutto il versante ionico non esistono strutture pubbliche abilitate alla riabilitazione, né intensiva né estensiva, a fronte di una domanda sempre crescente. Inoltre, l’istituzione di una Struttura Semplice di Riabilitazione su Trebisacce, funzionalmente dipendente dalla struttura Spoke di Castrovillari, creerebbe una sinergia molto importante ai fini del contenimento della spesa per la migrazione sanitaria extraregionale, poiché, congiuntamente ad analoga struttura semplice di Riabilitazione da riattivarsi presso l’Ospedale di Mormanno, andrebbe a fornire un’offerta sanitaria specialistica in grado di riportare risorse economiche che in questo momento migrano verso altre regioni: con una offerta così completa, composta da due strutture semplici a Trebisacce e Mormanno, coordinate dalla struttura complessa di Castrovillari, l’intera area nord della Calabria sarebbe autosufficiente oltre che in grado di attirare l’interesse, in relazione ad una mobilità sanitaria in entrata, da parte di altre regioni, in particolare dalla Basilicata.”
“L’Amministrazione Comunale di Trebisacce e la FP CGIL Comprensoriale, - conclude la nota - sono ben consapevoli che una proposta del genere ha bisogno di essere fortemente condivisa e sostenuta dalle rappresentanze politiche e istituzionali del territorio, e di essere ampiamente partecipata. Perciò, le parti si adopereranno per favorirne il più ampio consenso, impegnandosi altresì sin da ora a chiedere un incontro alla Direzione Generale dell’ASP affinché venga adeguato il piano attuativo aziendale, in funzione di quanto prospettato. Si tratta dell’inizio di una nuova lotta a difesa del territorio, che punta a rivitalizzare la struttura pubblica del Chidichimo attraverso un potenziamento e una differenziazione dei reparti in esso contenuti, capaci di dare una risposta più completa possibile alle esigenze del territorio. Tutto ciò senza dimenticare il costante impegno per la graduale riapertura dell’Ospedale Chidichimo”.