Recupero e restauro degli antichi registri di Trebisacce
Il Comune di Trebisacce non dimentica il proprio passato, anzi opera per tutelare la memoria storica cittadina. Per questo ha avviato i lavori di recupero e restauro degli antichi registri cittadini contenenti le Deliberazioni del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale, risalenti alla fine dell’ottocento.
L’iniziativa, nata su impulso dell’Assessore ai Lavori Pubblici Filippo Castrovillari, ha visto il recupero di centinaia di documenti, affidati alle sapienti mani del tipografo Raffaele Galasso, che raccontano, atto dopo atto, la storia spesso dimenticata di Trebisacce, creando quel filo di memoria capace di legare passato, presente e futuro in un unico tessuto cittadino.
L’Assessore Filippo Castrovillari, promotore di questa operazione di recupero, ha dichiarato: “Dare nuova vita a questi registri, renderli accessibili a chi vuole studiare il passato e le dinamiche di un oltre un secolo di vita della nostra cittadina, era un mio grande desiderio fin da quando da giovane studente universitario consultai questi testi per la realizzazione della mia tesi di laurea. Tra queste pagine ho scoperto e imparato ad amare la storia del mio paese. Il lavoro che abbiamo posto in essere, che ci ha permesso di recuperare ad oggi numerosi registri, non è ancora finito.
“Sono certo che ci sono molti altri documenti e raccolte che possono e devono essere ritrovati, perché siano messi a disposizione di tutta la nostra comunità, magari di qualche studente che come me si appassionerà alla storia di Trebisacce. Sono assolutamente convito che solo chi conosce il proprio passato può davvero proiettarsi verso il proprio futuro, senza commettere gli errori di ieri e con un nuovo impulso per il domani. Un doveroso ringraziamento va rivolto ai miei colleghi amministratori e al sindaco Franco Mundo per aver condiviso questa mia visione, e soprattutto al Professore Piero De Vita, storico e antropologo, che per primo ha colto il valore di questi registri, prodigandosi al fine che essi non andassero perduti o smarriti”.