Nusdeo (Dc): “occorre una nuova classe politica per Vibo”
“È stanca la gente comune e, soprattutto quella per bene, lo sono pure quei dipendenti comunali che negli anni hanno persino vibratamente protestato nel vano tentativo di sollecitare una più funzionale organizzazione della macchina burocratica, puntando il dito persino contro il condizionamento plateale di qualche partito politico che ha imposto qualche proprio dirigente incompetente nella gestione. Quelle stesse persone ora vogliono cogliere l’occasione per proporsi classe dirigente capace di cambiare il verso delle cose e soprattutto impedire la prepotenza a tutti i costi. Ma non senza il contributo della partecipazione più ampia di chi ha competenze nei vari settori della società, delle professionalità, delle arti e dei mestieri”.
Esordisce così Antonello Nusdeo del comitato promotore “DC Vibo.
“Un centinaio di candidati (perché l’obiettivo è realizzare tre liste) a supporto di un candidato alla carica di sindaco scevro da condizionamenti politici, partitici o di semplice potere, espressione proprio di quella esperienza e capacità maturata in tanti anni di servizio, pronto a spendersi per il bene della comunità” – questo è ciò che serve secondo Nusdeo per “un vibonese pronto a coinvolgere tutti i singoli cittadini nella gestione dell’apparato burocratico per proporre scelte moderne e condivise di più ampio respiro in grado di risollevare le sorti economiche e sociali della città ama davvero”.
“Dei circa 450 pensionati e pensionandi di questi ultimi decenni, già un congruo numero ha dato disponibilità a scendere in campo condividendo con entusiasmo questo progetto. Ora vi è però la necessità di coinvolgere gli ordini professionali, le donne, i giovani e gli imprenditori che credono di poter recitare la propria parte in questo programma in un certo senso “rivoluzionario” e senz’altro provocatorio" – closa.
"Per non lasciare che pochi notabili che già gestiscono il potere in questa città martoriata possano continuare a fare il bello e cattivo tempo senza che i tanti cittadini onesti che intendono ribellarsi possano in qualche modo alzare un muro ed impedire che Vibo Valentia muoia definitivamente”.