Usb protesta per i lavoratori della Sacal: “situazione peggiorata”
Continua l’attività sindacale della Usb, all’interno dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme.
“Da anni ormai vige l’assoluto disprezzo dei lavoratori, costretti a tollerare un regime di vita insostenibile per garantire la propria sopravvivenza, costretti a svolgere attività lavorativa non proprie dal contratto di lavoro sottoscritto, percependo la solita misera retribuzione e subendo la lesione di diritti primari, quali il diritto alle ferie e alla malattia retribuita, al trattamento di fine rapporto ed alla tredicesima, il tutto sotto la costante minaccia, sovente esplicita e violenta, di ripercussioni o di licenziamento!”!!
“I lavoratori – inveisce Usb - continuamente minacciati e soggiogati dalla precarietà imposta dai sindacati e dalla Sacal, soprattutto quando si lamentano dello sfruttamento di cui sono vittime e reclamano il rispetto dei propri diritti, infatti adesso svolgono riunioni in sedi protette! La stabilizzazione è uno sproposito per questi”.
“Ma ce di più anche per i lavoratori cosiddetti strabili: una contrattazione di 2° livello ormai scaduta dal lontano 2008; continuo ricorso alla banca ore con richieste al personale di prosecuzione dell’orario di lavoro motivate come “emergenza” che di emergenza hanno ben poco, - si legge nella nota - si tratta di carenza di personale; utilizzo ricorrente ad assunzioni di personale con agenzie interinali, completamente disinteressandosi di tutto il personale stagionale e delle proprie rivendicazioni, con tutte le complicazioni familiari e socio-economiche che questo comporta”.
“Ritardo nella distribuzione delle buste paga e nell’erogazione degli stipendi, di pochi giorni ma raramente successo negli anni precedenti; mancanza di vestiario, carenza di mezzi aeroportuali e quei pochi esistenti sono ormai obsoleti sicurezza negli ambienti di lavoro zero. Attueremo tutte le nostre prerogative sindacali a tutela di tutti nei prossimi giorni”.