Cura del dolore nei pazienti cerebrolesi: ricerca del S.Anna su rivista internazionale
Una tematica ulteriormente approfondita in un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Neurotrauma, il cui studio è stato approfondito dall'equipe del S. Anna Hospital di Crotone, ha riconosciuto il valore di una ricerca nel percorso intrapreso a livello internazionale, per cercare di limitare al minimo la sofferenza dei pazienti cerebrolesi ricoverati e per migliorare gli esiti della loro riabilitazione.
Nella fase post-acuta riabilitativa possono infatti manifestarsi fenomeni molto intensi di aumento della pressione arteriosa, cardiaca e respiratoria, con iperattività muscolare, che limitano il percorso riabilitativo e contribuiscono ad aumentare la sofferenza per i pazienti e per i loro cari
La scienza le ha definite crisi disautonomiche meglio note come Psh Iperattività Simpatetica Parossisitica). “Paroxysmal Sympathetic Hyperactivity rate in patients in vegetative or minimally conscious state due to severe acquired brain injury evaluated by PSH assessment measure” è il titolo della pubblicazione Lucca FL. Pignolo L, Leto L, Ursino M, Rogano S, Cerasa A. sulla valutazione della frequenza di complicazioni cliniche nel percorso riabilitativo dei pazienti con cerebrolesioni.
“La prevenzione e la riduzione di qualunque fonte di dolore fisico e psicologico rappresenta lo standard della pratica clinica per i pazienti con gravi cerebrolesi acquisite. Questo tipo di approccio si traduce in un percorso riabilitativo più virtuoso, che contribuisce alla serenità del nucleo familiare e a una maggior fiducia nell'operato del team riabilitativo”.
Così la dottoressa Lucia Lucca, primario dell’Unità di Risveglio del S. Anna e coordinatore del progetto di ricerca. “Le crisi disautonomiche iperattività del sistema nervoso simpatico e motorio sono le più complesse e imprevedibili complicazioni che accadono durante la fase di riabilitazione di questi pazienti. Saperle riconoscere in tempo, significa migliorare il trattamento riducendo sofferenza e dolore”.
“L’Istituto S. Anna è coinvolto da molti anni in questo particolare settore della neuroriabilitazione – aggiunge il direttore scientifico dell’Istituto, prof. Paolo Tonin - ed ha partecipato alle più importanti revisioni internazionali dei criteri diagnostici che oggi possono essere usati in tutte le cliniche mondiali per riconoscere con più efficacia i sintomi che precedono l’insorgenza di queste complicazioni”.