Morano. Presentato il Piano strutturale comunale

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Alla presentazione del Psc di ieri al Chiostro San Bernardino da Siena ad introdurre i lavori è stato il sindaco Nicolò De Bartolo, il quale ha espresso “compiacimento per l’obiettivo raggiunto: siamo orgogliosi d’esser riusciti a concludere un percorso difficile e affatto scontato. Ma che abbiamo inseguito con tenacia e passione".

"Abbiamo dotato il territorio di uno strumento di programmazione indispensabile, - ha proseguito - che disegna le linee di sviluppo della comunità e traccia le coordinate per le iniziative realizzabili in loco. Non solo espansione edilizia ma anche insediamenti produttivi, ambiente, paesaggio, rigenerazione e riqualificazione urbana, ricettività, turismo, centro storico ecc. Sappiamo che tutto è perfettibile, come anche ogni azione di indirizzo, ma intanto siamo soddisfatti e felici d’aver colmato un vuoto che perdurava da oltre quarant’anni. Ci auguriamo ora che la ripresa economica del Paese, sia effettiva e tangibile a ogni livello e si trasformi presto in occupazione e benessere diffuso. Noi siamo pronti per continuare a fare la nostra parte e ad accettare le sfide del futuro”.

Il vicesindaco Pasquale Maradei ha proposto un dettagliato excursus sull’iter tecnico e le vicende amministrative che hanno preceduto l’approvazione del Psc da parte del civico consesso nella seduta del 28 novembre scorso. Il numero due dell’esecutivo moranese, dopo aver richiamato l’obbligo per gli enti locali di munirsi del Piano Strutturale Comunale, ha ripercorso il tormentato e complesso cammino del Psc.

“Un cammino – ha illustrato Maradei - fatto di relazioni, rapporti con organismi sovracomunali, pareri, prescrizioni varie, rinvii, adeguamenti che hanno richiesto grande determinazione e un approccio risoluto alla problematica”.

“Ogni adempimento – ha osservato il vicesindaco - è costato impegno e sacrificio, sia politico che tecnico, ma alla fine ciò che conta è di avere lo strumento, senza il quale è impossibile ideare linee di crescita, progredire e cogliere le opportunità di sviluppo”.

Breve ma efficace la riflessione dell’assessore Rosanna Anele, la quale ha sottolineato come e quanto sia “importante poter disporre finalmente di un Piano Strutturale Comunale come il nostro, capace di offrire, criteri precisi e superi il lacunoso Piano di Fabbricazione del ‘77. L’entrata in vigore del Psc è, dunque, un arrivo straordinario, ma anche una ripartenza per la stesura dei piani attuativi che dovranno tradurre in atti concreti le indicazioni di Piano”.

Per l’assessore Roberto Berardi, che si è detto “contento di aver potuto dare il proprio contributo, dall’inizio alla fine della lunga parabola approvativa, è adesso fondamentale puntare con forza sul centro storico, valorizzandone il patrimonio abitativo, le tradizioni e le enormi potenzialità paesaggistiche. Non avrebbe senso – ha evidenziato Berardi - immaginare nuove aree urbane avulse dalla zona antica”.

Secondo il capo dell’area tecnica, Domenico Martire, “è l’inizio di un nuovo percorso finalizzato anche al riordino urbanistico del territorio. Siamo tra i pochi Comuni – ha chiosato Martire - ad avere un Psc. Ora occorre che lo stesso, da generale e orientativo divenga strumento ad alto impatto sociale. Grande rilevanza assumeranno in tal senso i piani attuativi il Piano Operativo Temporale, diversamente nominato Piano del Sindaco, con il quale l’Amministrazione attua il Psc individuando le trasformazioni del territorio in funzione delle opere d’interesse pubblico da realizzare nell’arco del mandato, coerentemente alla propria visione programmatica”.