Castrovillari. Tutto pronto per la Coppa Carnevale di tennistavolo
“Le attività motorie nello sport sono un ottimo strumento per i normodotati di trasmettere le loro qualità atletiche tra le discipline che affermano continuamente i dati che registrano pure i giochi paralimpici grazie alla dedizione e passione di queste persone, espressione di capacità in ogni ambito dell’esistenza.”
Lo affermano in una dichiarazione congiunta alla stampa il sindaco, nonché Assessore allo Sport, e l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Castrovillari, rispettivamente Domenico Lo Polito e Pino Russo, per la VII edizione de la “Coppa Carnevale di TennisTavolo”, inserita nella 61^ Edizione carnascialesca in svolgimento oggi, nella palestra del Villaggio Scolastico, con una serie di compartecipazioni pluridisciplinari.
Tra queste anche quella del calcio della volley, grazie all’organizzazione di Giuseppe De Gaio, consigliere regionale Fitet Calabria e presidente dell'Asd TennisTavolo Castrovillari, ed al sostegno - con atleti e società-, di più soggetti e organismi a partire, soprattutto, da quello sensibile della Pro Loco con la sua ferma volontà di fare del Carnevale anche un momento serio di abbraccio dell’esistente.
“L’appuntamento - continuano il primo cittadino e l’assessore -, grazie a Giuseppe De Gaio che si prodiga in tal senso e quanti vi partecipano con slancio, oltre a richiamare l’attenzione sul ruolo propulsivo e aggregante dello sport per il bene comune di una comunità, rilancia l’importanza per la persona e la sua dignità in quanto tale, e per lo sguardo che necessita il “disagio giovanile”, urgente di quegli accompagnamenti sinergici e dedicati su cui siamo impegnati come Amministrazione, fondamentali per la crescita armoniosa di ogni individuo. La giornata osserva il valore dell'integrazione che lo Sport sa declinare in più modi con il suo metodo educativo nella pratica motoria a prevenzione e per la salubrità del corpo.”
“Il lavoro costante di decine di persone, e molte di più - aggiungono Lo Polito e Russo -, esprime al massimo, poi, nell’iniziativa, l’intensità e fatica che ci si gioca umanamente nella condivisione che si desidera, ininterrottamente, ampliare per il gusto di questa ascesi che lo sport suscita e che, come il principio dello Special Olympics legato all'inclusione sportiva a tutti i livelli osserva ed interpreta, fa bene perché è utile alla vita.”
Una storia di servizio alle persone e al Territorio determina tutto questo grazie ad educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli della portata di tali iniziative che aiutano i giovani, e non solo loro, ad andare oltre, ad abbandonare gli egoismi e ad affrontare la strada della condivisione, della sperimentazione del limite, della conoscenza di se, per scoprire il meglio di sé, per imparare a conoscere il proprio corpo, a valorizzarlo e a stimarlo. Da qui la grande sfida culturale del momento che abbraccia pure il Carnevale di Castrovillari.