Le Mafie preferiscono la Lombardia: fanno gola edilizia, movimento terra e rifiuti
È la quinta regione italiana quanto ad infiltrazioni mafiose nel settore edile e nella gestione dei rifiuti. Parliamo della Lombardia, luogo ideale in cui le costruzioni, così come i rifiuti, o gli appalti pubblici si incontrano con l'economia criminale, ma anche con la pubblica amministrazione infedele e la mafia.
Sono i dati che mergono dal report redatto dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università Statale e commissionato dalla proprio dalla Regione Lombardia.
Nella terra della ricca economia e degli sfavillanti grattacieli, il settore che vede maggiore investimento da parte della criminalità organizzata è quello edile in cui sono state riscontrate 253 infrazioni, il 6,5% del totale nazionale, a fronte di 319 denunce, e nessun arresto.
Peggio della regione meneghina sono la Campania, che da sola rappresenta il 18% del totale nazionale; e poi la Calabria, la Puglia e il Lazio. Dopo la Lombardia, in classifica, si trovano Toscana e Sicilia.
Le province meno virtuose sono Brescia (12esima in Italia) e Sondrio (15esima), mentre su scala nazionale sono Avellino e Napoli.
Il settore in cui la criminalità sta investendo molto è quello relativo alla gestione dei rifiuti. Lo smaltimento porta la regione all'ottavo posto nazionale con 399 infrazioni accertate (il 5,5% del totale), 21 arresti (quarta regione), 268 sequestri (quinta regione).
Con 61 infrazioni accertate, Brescia è ancora una volta la peggiore provincia lombarda. Milano segna 21 infrazioni e appena 3 sequestri.
Il rapporto mette inoltre in luce l'aumento degli incendi appiccati da chi gestisce illegalmente i rifiuti. Attività portata avanti per non farsi scoprire dalle forze dell'ordine, ad esempio quando il capannone è eccessivamente stipato.
Con 124 roghi, le regioni del Nord totalizzano quasi la metà del totale italiano, sia per il maggior numero di siti di stoccaggio che per la maggior quantità di rifiuti movimentati.