Bimbi delle elementari maltrattati a scuola, indagate due maestre
Due maestre della scuola primaria di Zungri, nel vibonese, sono state raggiunte, stamani all’alba, da un obbligo di dimora nel comune di residenza emesso dal tribunale del capoluogo.
Le insegnanti - secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione locale e della Compagnia di Tropea, che hanno indagato sull’accaduto - sarebbero responsabili di maltrattamenti subiti dai piccoli alunni di prima elementare.
LE INDAGINI
Le investigazione sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia ed i provvedimento emessi dal Gip del tribunale del capoluogo sulla base delle indagini dei militari di Zungri che avrebbero documentato i fatti di cui sarebbero stati vittima gli studenti della primaria.
IL CAMPANELLO D’ALLARME
Sul caso si è iniziato ad investigatore dopo la denuncia fatta ai Carabinieri da alcune madri degli alunni che avrebbero subito violenze verbali e fisiche.
Sulla base delle dichiarazioni dei genitori allarmati, gli investigatori hanno piazzato delle microspie nelle "aule incriminate" che documentato il comportamento delle insegnanti durante le ore di lezione.
Grazie alle “spie tecnologiche”, i militari di Zungri hanno potuto documentare minuziosamente come le due maestre, di 65 e 51 anni, facessero sistematicamente ricorso alla violenza fisica e psicologica nei confronti dei piccoli.
LA VIOLENZA SUGLI ALUNNI
In particolare, la violenza si sarebbe concretizzata con urla, minacce, insulti e percosse. Uno scenario inquietante di intimidazioni con accuse gravissime alle quali le due maestre dovranno ora rispondere.
I magistrati che hanno adottato nei loro confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, hanno infatti ritenuto il comportamento delle insegnanti non solo indifferente ai compiti educativi a loro demandati ma anche avulso dai comuni principi di educazione e buon senso.