Cassano, a teatro con Ettore Bassi che veste i panni del sindaco Angelo Vassallo

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C’è grande attesa sul palcoscenico del Teatro Comunale della Città di Cassano All’Ionio per lo spettacolo “Il Sindaco Pescatore”, che andrà in scena domani in prima serata e vedrà come interprete protagonista il noto attore Ettore Bassi.

Si tratta del quinto appuntamento messo a punto dalla Stagione Teatrale voluta dalla Commissione Straordinaria del Comune e organizzata dalla Creatica srl di Andrea Solano che ne è anche direttore artistico.

L’opera di Edoardo Erba, è tratta dall’omonimo libro vergato da Dario Vassallo. La regia è firmata da Enrico Maria Lamanna. E’ la storia di un eroe che nell’ordinarietà di una vita ambientata in uno dei posti più belli e malati d’Italia, la Campania, scrive la straordinarietà di un esempio da emulare.

Angelo Vassallo, il sindaco pescatore, un uomo che ha sacrificato la propria vita all’impegno di amministrare con cura, dedizione e trasparenza i suoi luoghi e migliorare le condizioni e le prospettive di chi li viveva. L’opera di un uomo semplice, onesto e lungimirante, che ha saputo ottenere sorprendenti risultati nel Cilento, sempre guardando al bene comune; sua anche l’iniziativa della Dieta Mediterranea assunta, grazie al suo impegno, a patrimonio dell’Unesco.

Il tragico epilogo porta, infine, verso una profonda e amara riflessione che carica l’intero spettacolo di forti emozioni. Angelo Vassallo è stato sindaco di Pollica, cittadina in provincia di Salerno, per tre mandati: dal 1995 al 2010. Nel 2010 si era presentato per un quarto mandato: unico candidato era stato rieletto il 30 marzo con il 100% dei voti. Ambientalista convinto. Un modello di rigore nel rispetto della legge con modi severi e determinati, amato dai suoi concittadini.

Viene ricordato anche per le sue ordinanze singolari, come quella datata gennaio 2010 che prevede una multa fino a mille euro per chi viene sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette. Angelo Vassallo, il sindaco Pescatore per il suo passato da pescatore, è stato un uomo che ha pagato con la sua vita l'impegno di amministrare, difendere, migliorare la sua terra e la sua gente.

La sera del 5 settembre 2010, mentre rincasava alla guida della sua auto, venne barbaramente e vigliaccamente ucciso per mano di uno o più assassini rimasti ancora oggi ignoti. Una rappresentazione che di sicuro emozionerà la sempre gremita platea cassanese. Un esempio di protagonismo civile che anche in questo nostro contesto territoriale può rappresentare terreno ideale per poter attivare una rigenerazione culturale e politica.