50enne accusato di bancarotta irreperibile da mesi: beccato e arrestato al rientro dalla Germania
Si era reso irreperibile da mesi per evitare una condanna per truffa. Aveva scelto la Germania come suo nascondiglio temporaneo, evidentemente per “far acquietare le acqua”, ma quando ha deciso di fare rientro nella sua città i Carabinieri non gli hanno nemmeno dato il tempo di arrivare a casa e così un 50enne coriglianese, F.R.P., è finito in arresto nel corso di un posto di blocco.
L’uomo, infatti, è stato fermato lungo la Ss 106 radd., in località Stombi, dai militari della Sezione Radiomobile di Corigliano, mentre viaggiava in compagnia della moglie su una Mercedes Classe B.
La coppia si sarebbe subito dichiarata sorpresa per il controllo e la donna avrebbe riferito ai militari di essere di rientro da Napoli dove era andata a prendere il marito di ritorno dalla Germania.
I carabinieri, dopo averli resi edotti che si trattava di un normale controllo alla circolazione stradale, hanno operata una verifica sui dati anagrafici dei due scoprendo che sull’uomo pendeva un ordine di carcerazione per dei reati commessi dai primi anni 2000 e fino al 2008, quando era socio ed effettivo gestore di una cooperativa a Corigliano Calabro.
In quel periodo gli uomini della fiamme gialle avevano acclarato come lo stesso avesse denunciato all’INPS migliaia di giornate lavorative fittizie allo scopo di favorire un’indebita erogazione da parte dell'istituto di previdenza, per un ammontare accertato di oltre un milione di euro.
A tal riguardo l’uomo aveva inscritto nel bilancio della società dei costi fittizi e ricavi da prestazioni mai conseguite, arrecando un danno alla società e allo Stato. Lo stesso era stato condannato per bancarotta fraudolenta.
In base al provvedimento pendent , i carabinieri hanno tratto in arresto il 50enne che, dopo le formalità di rito, è stato ristretto presso la casa circondariale di Castrovillari, dove dovrà scontare una pena definitiva di due anni e quattro mesi.