Traffico clandestini: Pacenza (Pdl), plauso alla magistratura

Crotone Cronaca

"Il mio plauso va ai magistrati della Dda di Brescia che, in tempi celerissimi, assieme alla collaborazione offerta dalla Squadra mobile di Crotone, hanno stroncato, con un ottimo lavoro d'intelligence, una delle più grosse e spietate organizzazioni internazionali dedite al traffico dei clandestini. Si tratta della stessa organizzazione criminale che, nell'ultimo anno, aveva condotto sulle coste del litorale ionico calabrese centinaia di migranti originari dei paesi del Medio Oriente".

Il segretario della Commissione regionale contro il fenomeno della mafia, Salvatore Pacenza (Pdl), esprime tutta la sua soddisfazione per l'avvenuta esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Brescia, a carico di 6 uomini e una donna, considerati al vertice di una spietata organizzazione criminale dedita al traffico di persone clandestine di nazionalità per lo più curda, iraniana e irakena. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, l'organizzazione internazionale aveva il compito di accogliere i clandestini giunti in Calabria attraverso le rotte clandestine aperte dalla Turchia e dalla Grecia.

I migranti, dopo gli sbarchi, sarebbero anche transitati all'interno delle strutture del Centro profughi di Sant'Anna di Crotone. Ma una volta tornati in libertà, le stesse persone, sarebbero quindi state condotte dai membri dell'organizzazione in delle "safe house", ossia in delle case sicure situate a Desenzano e a Milano, per poi essere trasferite, a bordo di auto e treni, verso il nord Europa, sottoponendole in tal modo a trattamenti inumani e degradanti.

"Lo scorso 9 novembre - prosegue l'onorevole Salvatore Pacenza - avevo già segnalato al sottosegretario all'Interno con delega all'Immigrazione, Alfredo Mantovano, la 'falla' apertasi nel sistema di controllo del traffico dei clandestini in Italia, attraverso le rotte provenienti dalla Grecia e dalla Turchia. Ma magistratura inquirente e forze di polizia, com’è evidente dai risultati dell'attivita' investigativa coordinata dalla Dda bresciana, erano già pronte a sferrare la propria controffensiva nei confronti dell'organizzazione criminale internazionale che aveva posto in essere questa pericolosa e indegna tratta di esseri umani. Ai magistrati e al personale delle Mobili di Crotone e Brescia vadano, per tanto, le più sentite congratulazioni per l'ennesimo risultato portato a termine contro il malaffare e per il rispetto della legalità su suolo italiano".