Truffa alla Telecom Italia, un arresto a Crotone

Crotone Cronaca

I Carabinieri della Compagnia di Crotone al termine di una attività d'indagine tesa ad individuare gli autori di una truffa ai danni della Telecom Italia, hanno arrestato in flagranza di reato Salvatore Brizzi, 29 anni, di Mesoraca (KR). L'attivita' di polizia giudiziaria che ha portato, all'arresto secondo quanto reso noto, e' nata a seguito della denuncia depositata dal personale Telecom Italia Security - Sicurezza Italia, ed e' stata resa possibile soprattutto grazie alla fattiva collaborazione che il personale Telecom Security ha fornito ai Carabinieri, avvisandoli tempestivamente di ogni ordine che poteva sembrare "sospetto".

La denuncia evidenziava che, a decorrere dal mese di Luglio 2010, dalla zona del Crotonese, giungevano telefonicamente o per via telematica, ripetuti ordini di materiale telefonico e informatico, in gran parte costituito da computer portatili, fax, stampanti e telefoni, che seppur consegnati ai richiedenti, non venivano poi pagati, determinando l'impossibilita', da parte della Telecom, di poter rintracciare il vero titolare degli ordini, poiché veniva poi riscontrato, che chi ordinava la merce aveva in realtà fornito dati personali falsi. L'attenzione degli investigatori, nel caso specifico, si e' concentrata sugli ordini che pervenivano alla Telecom dal Comune di Mesoraca. Gli accertamenti hanno consentito di riscontrare che gli ordini veniva intestati sempre alla stessa persona, e cioè a Brizzi, che ad ogni ordine forniva codici fiscali ed indirizzi differenti, in modo che la Telecom non individuasse la persona che doveva effettuare i dovuti pagamenti, visto che i call center aziendali, al momento dell'ordine, richiedevano solo nome, cognome, codice fiscale ed indirizzo dove spedire la merce. In mancanza di altri dati identificativi della persona, e fornendo codici fiscali falsi, Brizzi poteva sottrarsi al pagamento. L'unica azione di rivalsa possibile per la Telecom era disattivare la linea telefonica intestata a Brizzi, che fra l'altro risultava moroso per svariate migliaia di euro, ma non era possibile attribuire al titolare di quella linea telefonica tutti gli ordini di merce che risultavano non pagati proprio perché sugli ordini intestati a Brizzi erano attribuiti codici fiscali ed indirizzi diversi. Pertanto, in occasione dell'ultima consegna, a cura dei corrieri di solito utilizzati dalla Telecom, i militari si sono appostati in attesa di sorprendere in flagranza di reato colui che avrebbe provveduto al ritiro del materiale richiesto. Brizzi, dunque, e' stato arrestato nella flagranza del reato di truffa, proprio dopo aver ritirato il prodotto ordinato, nello specifico un telefono ed una stampante/fax del valore di circa 400 euro, ed aver firmato la ricevuta di consegna, che nell'occasione gli e' stata presentata da un carabiniere in borghese. Gli accertamenti successivi hanno permesso di valutare l'ammontare della merce acquistata fraudolentemente dal luglio dell'anno scorso ad oggi dall'uomo, in un totale di circa 30.000 euro. Stamane, al Tribunale di Crotone, Brizzi è stato giudicato con il rito direttissimo, a conclusione del quale e' stato convalidato l'arresto. I militari non escludono che, nella truffa ai danni della Telecom, siano coinvolti anche altre persone, per l'individuazione delle quali sono tuttora in corso gli opportuni accertamenti. L'ammontare della truffa sarebbe molto superiore rispetto a quello che si attribuisce a Brizzi e riguarderebbe soggetti residenti anche in altri comuni calabresi.