Ciclismo: il giro di Reggio apre la stagione italiana
Il "61° Giro della provincia di Reggio Calabria - Challenge Calabria - Memorial Fausto Coppi", si svolgerà dal 28 al 30 gennaio prossimi. La gara ciclistica organizzata dallo "Sporting Club 1917" del presidente Antonello Careri, segna l'apertura, in Italia, della stagione professionistica. Tre sono le tappe: Melito - Catanzaro, Soverato - Vibo Valentia e Pizzo - Reggio Calabria. "La partenza da Melito - ha dichiarato il presidente dello Sporting Club 1917, Antonello Careri - e' un omaggio ai 150 anni dell'Unita' d'Italia". Circa 120 corridori, appartenenti a 13 società professionistiche (3 straniere), cercheranno di mettere la propria firma su un albo d'oro ricco di grandi "nomi" del pedale. Coppi, Bartali, Moser, Saronni, fino al giovane Matteo Montaguti, vincitore lo scorso anno, sono solo alcuni dei protagonisti di una corsa che, dal 1920, ha sempre regalato forti emozioni al popolo calabrese ed agli appassionati di ciclismo." Tenutasi al Palazzo Foti della Provincia, a Reggio Calabria, la presentazione e' stata moderata dal giornalista Tonino Raffa. Erano presenti il presidente della Provincia, Giuseppe Morabito, il segretario alla Presidenza del Consiglio Regionale, Giuseppe Agliano, l'assessore comunale reggino con delega allo sport, Enzo Sidari, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, ed il segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria e presidente della Federciclismo reggina, Carlo Parisi. "Promuoviamo - ha detto Antonello Careri - la Calabria nel mondo ed il turismo sportivo nella nostra regione. E' stato un anno sofferto: volevamo fare 5 tappe, di cui una a cronometro, ma i pochi fondi a disposizione non ce l'hanno permesso". Il presidente Giuseppe Morabito, ha dichiarato che quest'anno "la Provincia ha avuto un budget finanziario ridotto del 22% ciò nonostante ha voluto mantenere tanti impegni presi, come questo, che contribuiscono a dare un'immagine positiva della nostra regione in un periodo in cui la si pensa tutta in mano alla 'ndrangheta. Lo sport - ha detto Morabito - deve servire ad affermare valori importanti che oggi sono in grave crisi". "Uno sport romantico - ha dichiarato l'assessore comunale, Enzo Sidari - nel quale, come nel tennis, se non sei bravo individualmente non vai avanti". "Sono contento - ha dichiarato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò - ed orgoglioso che, per questo importante evento, che segna l'inizio dell'attivita' ciclistica nazionale e vede la partecipazione di campioni del calibro di Alessandro Petacchi e Damiano Cunego, e' stato previsto un passaggio da Lamezia Terme per ricordare i sette ciclisti uccisi. Un gesto che, ancora una volta, dimostra la grande solidarietà e l'affetto del mondo dello sport verso le famiglie delle vittime che stanno attraversando un momento di grande dolore". "Una tragica fatalità, purtroppo, che deve far riflettere su quanto il numero degli incidenti, nell'ambito sportivo, potrebbe essere ridotto se in Calabria venissero realizzati più impianti e, soprattutto, concepiti nel rispetto delle norme di sicurezza. Un obbiettivo per il quale il Coni si batte da sempre". "Significativa - ha continuato Praticò - la scelta di partire da Melito, omaggiando l'Unita' d'Italia, in un periodo storico in cui proprio questa viene messa in forte discussione". "Nell'augurarmi - ha concluso il presidente - che i ciclisti affrontino la gara nel pieno rispetto delle regole e dell'avversario ed all'insegna del fair play, dando esempio a molti ragazzi che li considerano loro beniamini, rivolgo un in bocca al lupo particolare all'unico calabrese in gara, il reggino Sergio Lagana'". Carlo Parisi, presidente della Federciclismo reggina, ha ricordato che tra gli iscritti, lo Sporting Club può vantare di aver avuto il grande Salvatore Quasimodo ed ha esaltato il fascino del grande impegno morale e fisico che richiede la pratica del ciclismo agonistico, sacrifici che al giorno d'oggi i ragazzi sono sempre meno disposti a fare. "Il ciclismo lotta il doping quotidianamente, non come viene fatto in altre discipline. In merito agli impianti, - ha concluso Parisi - con poco si può ottenere tanto. Chiudiamo il lungomare la domenica mattina, per esempio. Bastano due transenne e due vigili. Tanta gente ne potrà usufruire per praticare sport e godersi lo Stretto, lontani dal traffico automobilistico e dal pericolo".