Divieto di balneazione a Reggio, Ferrara chiede l’intervento della Commissione europea
"A Reggio Calabria, in 10 punti permane il divieto di balneazione per il quinto anno consecutivo e si va, quindi, verso il divieto definitivo".
L'eurodeputata Laura Ferrara ritorna sulla preoccupante situazione dello stato qualitativo delle acque della Città dello Stretto e chiede l'intervento della Commissione europea.
"Già a maggio 2018 – continua la Ferrara - in seguito alla pubblicazione del rapporto Arpacal sulla stato di salute delle acque in Calabria, evidenziavo come sul litorale reggino in 10 punti di rilevamento permaneva un divieto temporaneo di balneazione già dal 19 giugno 2014. In queste aree la classificazione delle acque risultava “scarsa”. La normativa prevede che siano individuate le cause e le ragioni del mancato raggiungimento dello status qualitativo “sufficiente” e che siano adottate le misure adeguate per impedire, ridurre o eliminare le cause di inquinamento".
"In seguito agli allarmi che avevo lanciato lo scorso anno sulla preoccupante situazione di Reggio Calabria, non risulta che l'amministrazione comunale abbia individuato le cause dell'inquinamento in quei particolari punti e, conseguentemente in sinergia con la Regione Calabria, adottato delle misure per superare le criticità e scongiurare che il divieto di balneazione diventi permanente".
"Ancora una volta ci troviamo di fronte al mutismo istituzionale su una situazione che avrebbe richiesto, al contrario, massima attenzione e azioni immediate per una soluzione, quella sì, permanente. Questa è la ragione per cui – afferma l'europarlamentare – con una interrogazione chiedo alla Commissione di sollecitare Comune e Regione affinché si attivino nell'immediato per evitare il divieto permanente per come previsto Direttiva 2006/7/CE".
"Il perdurare di questa grave situazione oltre a mettere a rischio la salute dei cittadini, non può che danneggiare anche il comparto economico di una città a forte vocazione turistica quale è Reggio Calabria. Quale immagine e ricordo può restituire ai visitatori il chilometro più bello d'Italia – si chiede in fine l'eurodeputata del M5S. Oltre quella con i Bronzi, i turisti porteranno con loro anche la foto del cartello non balneabile".