Cosenza. Domani mattina la cerimonia di inaugurazione del nuovo ingresso ospedaliero
Finalmente, dopo 40 anni, torna alla sua originaria funzione l’ingresso principale, dell'Ospedale Civile dell'Annunziata nonché del nuovo reparto di Chirurgia Toracica, atrio che sarà l'unico accesso alla struttura sanitaria, ristrutturato e recuperato nei suoi originali elementi.
“Un’opera di grande ingegneria, alla quale sono legato anche per ragioni storiche, affettive e familiari, il cui progetto venne redatto direttore dell'Ufficio Tecnico Comunale dell’epoca. I lavori di costruzione progettati dall'ingegnere Tommaso Gualano, sono iniziati nel 1936 e terminati nel 1939, con tempistiche da record, mai una problematica strutturale fino ad oggi.
L’opera era stata affidata, dall'allora capo del Governo, Benito Mussolini, a Podestà Tommaso Arnoni, una somma di circa 5 milioni di lire, e ne sono stati spesi di meno di quelli preventivati e restituiti al mittente! Il nosocomio era considerato all'avanguardia, il primo nel Meridione, sia per la struttura funzionale dei padiglioni, sia per la diversificazione specialistica delle cure, sia per la dotazione di moderne attrezzature scientifiche. Nonché per i medici del tempo che vi hanno prestato la loro elevata professionalità, come il Dottor Felice Migliori, il Dottor Ludovico Docimo, il dottor Mario Valentini, ampiamente ricordati con intitolazioni di divisioni mediche.
L'ingresso principale è stato restaurato e restituito nell'ottica di offrire uno spazio polifunzionale e di servizio per i cittadini/utenti. Per tale ragione intendo ringraziare ed esprimere un plauso al commissario Achille Gentile, per il buon lavoro che sta svolgendo nella direzione della struttura, specie in questi ultimi anni, anche nella organizzazione dei nuovi reparti, e nei risultati raggiunti dal punto di vista medico-scientifico”.
Si tratta per Michele Arnoni, “Italia del Meridione” di Cosenza di un segnale di ordine e disciplina ai cittadini prevedendo un unico ingresso, mentre fino ad oggi regnava il caos con decine di ingressi diversi ed una immagine di decoro, igiene e dignità restituita all'attuale struttura sanitaria della città.